Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Giurisprudenza, la rivoluzione è pronta
L’ok del rettore Rizzuto al piano di rilancio: ecco tutti gli indirizzi dell’ultimo triennio
È pronto il piano di rilancio di Giurisprudenza. Nel tardo pomeriggio di ieri il rettore Rosario Rizzuto ha incontrato i direttori di Dipartimento Amadio e Marzaro e ha ha approvato il piano che ora dovrà passare dal consiglio del corso di laurea. Dal terzo anno gli studenti potranno scegliere tra vari percorsi: uno per le classiche professioni legali, uno per le carriere istituzionali, un altro misto economico-giuridico, uno in inglese, uno storico-critico.
«Cambia tutto». A dirlo è il professor Giuseppe Amadio, direttore del Dipartimento di Diritto privato: è pronto il piano di rilancio di Giurisprudenza. Nel tardo pomeriggio di ieri il rettore Rosario Rizzuto ha incontrato i direttori di Dipartimento Amadio e Patrizia Marzaro (Diritto pubblico) che da due mesi stanno lavorando con docenti e studenti al progetto che modificherà la struttura del corso di Giurisprudenza dalle fondamenta al tetto. Rizzuto ha approvato il piano che ora dovrà passare dal consiglio del corso di laurea. I dettagli saranno resi noti a breve ma si può già dire che dal prossimo ottobre Giurisprudenza non sarà più la stessa. Negli anni le iscrizioni sono crollate: da 1050 matricole nel 2007, alle sole 300 nel 2018. I problemi sono molti, dagli esami impossibili ad alcuni prof controversi per il loro atteggiamento didattico, fino ad arrivare alla mancanza di corsi che preparino alle nuove professioni. Un crollo che ha rischiato, e rischia tutt’ora se la tendenza non si inverte, di lasciare a spasso un bel po’ di docenti. Se il numero di professori si calcola in base alla quantità di studenti è chiaro che in molti dovrebbero essere ricollocati. Ma i docenti sono fiduciosi. «C’è un documento condiviso da noi, dal rettore e dagli studenti che ora dovrà essere approvato dal consiglio del corso di laurea – spiega Amadio – Per la prima volta c’è stato un dialogo con gli studenti e nel futuro vorrei che fossero più coinvolti perché ho visto che hanno lavorato con serietà: vorrei che si creasse un gruppo di docenti e studenti paritetico che si occupi della didattica». Le novità in ballo sono molte: si può anticipare che già da aprile l’offerta formativa verrà cambiata. «Dal terzo anno gli studenti potranno scegliere tra vari percorsi – dice Marzaro –. Uno per le classiche professioni legali (avvocatura, magistratura, notariato), uno per le carriere istituzionali, un altro misto economico-giuridico, uno in inglese per gli studenti stranieri per il quale stringeremo accordi con le università estere e infine uno storico-critico. Poi ci saranno le cliniche legali, cioè corsi in cui verranno simulate situazioni come processi o stesure di atti. Gli studenti hanno chiesto che queste ultime partano già ad aprile». Ieri pomeriggio, proprio mentre si svolgeva l’incontro per il piano di Giurisprudenza ed era in corso anche il cda, sotto al Bo i ragazzi del Gramigna che occupano la Marzolo si sono riuniti in sitin per protestare contro i prossimi lavori alla Fusinato, per i quali sarà necessario sgomberare l’intero stabile.