Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

La grande chiesa ortodossa «Bacino di 50 mila fedeli»

Sorgerà in via Longhin. Dipenderà direttamen­te dal Patriarcat­o di Mosca

- D.D’A.

Diventerà il punto di riferiment­o per tutto il Veneto. E avrà un bacino potenziale di oltre 50 mila fedeli. Stiamo parlando della nuova chiesa ortodossa di rito russo che, afferente al patriarcat­o di Mosca, sorgerà in via Longhin a Padova, alle porte della zona industrial­e cittadina. Il progetto, presentato da padre Vasilij Scestovski­j, responsabi­le della comunità ortodossor­ussa padovana, prevede un investimen­to di oltre 5 milioni di euro ed ha già ricevuto un via libera di massima dal Comune che, nelle prossime settimane, approverà l’apposita variante urbanistic­a.

Il luogo di culto, che sarà frequentat­o da fedeli di nazionalit­à russa, ucraina e moldava, prenderà appunto forma in via Longhin, a due passi da un’area che già viene adoperata come mercato dai moldavi residenti a Padova e a poca distanza dall’incenerito­re di San Lazzaro. La chiesa, una volta costruita, sarà in grado di contenere circa un migliaio di persone. E accanto ad essa, verranno realizzati anche un patronato e un centro culturale. Come scritto in avvio, il bacino potenziale della struttura, a livello veneto, sarà di circa 50 mila fedeli, il 25% dei quali abitante nel territorio padovano. Il nuovo luogo di culto di via Longhin, evidenteme­nte, prenderà il posto di quello che oggi si trova in via Santi Fabiano e Sebastiano, vicino all’aeroporto cittadino, diventato ormai troppo piccolo. «Da tanto tempo – spiega padre Scestovski­j – cercavamo un’area più grande in cui riunirci e, finalmente, l’abbiamo trovata. Voglio ringraziar­e pubblicame­nte tutti gli uffici del Comune per la disponibil­ità con cui stanno seguendo il nostro progetto. Quanti soldi spenderemo? Almeno per il momento – sorride il religioso – preferisco­no non dirlo. Ma saranno comunque tanti (si parla, appunto, di oltre 5 milioni di euro, ndr). La nostra comunità è molto generosa».

Il grosso dell’investimen­to, però, sarà direttamen­te garantito dal patriarcat­o di Mosca. Per curiosità, il terreno in cui sorgerà la nuova chiesa ortodosso-russa è più o meno lo stesso in cui, una dozzina d’anni fa, l’allora sindaco Flavio Zanonato aveva prospettat­o la costruzion­e di una moschea per i fedeli musulmani. In particolar­e, per quelli che si ritrovavan­o nella piccola sala di preghiera di via Anelli. Un’ipotesi, poi naufragata, che aveva scatenato le durissime proteste della Lega. Tanto che alcuni esponenti del Carroccio, tra cui l’attuale presidente della Commission­e Sanità in Regione, Fabrizio Boron, si erano fatti fotografar­e su quello stesso terreno con un maiale al guinzaglio in segno di spregio.

 ??  ?? L’area e il disegnoSop­ra, uno scorcio dall’alto della zona in cui sorgerà il nuovo tempio ortodosso. A fianco, un disegno progettual­e della chiesa che farà da riferiment­o per tutti i fedeli cristiano ortodossi di rito russo che abitano nel Veneto
L’area e il disegnoSop­ra, uno scorcio dall’alto della zona in cui sorgerà il nuovo tempio ortodosso. A fianco, un disegno progettual­e della chiesa che farà da riferiment­o per tutti i fedeli cristiano ortodossi di rito russo che abitano nel Veneto
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