Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Concorsi pilotati, sospesi due chirurghi Inchiesta a Firenze. Colpiti dalla misura cautelare D’avella e Della Puppa
Otto misure interdittive per i concorsi pilotati al Careggi. Il gip del capoluogo toscano, accogliendo (in parte) le richieste avanzate dalla Procura, ha sospeso per un anno i professori Marco Santucci (anatomia patologica), Massimo Innocenti (malattie dell’apparato locomotore), Domenico D’avella (neurochirurgia di Padova). Sei mesi di interdizione per altri cinque medici, tra i quali Alessandro Della Puppa, veneziano d’origine e padovano di studi nonché di carriera, dallo scorso anno appunto a Firenze in virtù di uno dei concorsi finiti nel mirino della magistratura. Si tratta di uno stop parziale: i medici continueranno a visitare, a operare e anche a insegnare. Il gip Anna Liguori ha infatti stabilito che i professori non potranno partecipare ad «organismi istituzionali con funzioni programmatiche e deliberative come Consiglio di amministrazione, Senato accademico, Giunta, Dipartimento» né «a commissioni di esame o valutative di qualsiasi tipo». Non tutte le misure richieste dal pm Tommaso Coletta sono state accolte. Il gip ha negato le misure per il prorettore Paolo Bechi, per il neurochirurgo di Roma Roberto Delfini e per un altro famoso chirurgo padovano, Donato Nitti, ormai in pensione. A dare il via all’inchiesta della Procura guidata da Giuseppe Creazzo è stata la denuncia nel 2017 del professor Oreste Gallo, otorinolaringoiatra. «Quello che emerge dalle intercettazioni — scrive il gip nelle 40 pagine del provvedimento notificato ai docenti ieri mattina — non lascia dubbi sulla logica spartitoria che sottende alla scelta dei soggetti cui conferire il posto». Dal canto suo, Della Puppa, 52 anni, è amareggiato, per non dire furibondo: «Basta vado via, a Firenze non voglio più restare». Dal giorno in cui ha saputo di essere finito nell’inchiesta il chirurgo, 52 anni, ha più volte protestato la sua innocenza. «Sono venuti a cercarmi per portarmi da Padova a Firenze — ha ripetuto durante questi mesi — e mai avrei pensato di finire così».