Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Centrosinistra, obiettivo-cultura In corsa due docenti universitari
Elezioni: in pole Gaffeo, «prof» di Economia a Trento. Segue l’ingegner Tovo
Il centrosinistra vorrebbe tentare la corsa unito all’insegna della cultura. Sarebbero almeno due i possibili candidati sindaco su cui i partiti e le liste civiche di centrosinistra starebbero ragionando in vista delle elezioni comunali probabilmente a maggio in contemporanea alle Europee, nella speranza di trovare una convergenza per presentarsi in un’unica coalizione. E i due papabili sono entrambi docenti universitari.
Il primo nome, quello più accreditato, è del polesano Edoardo Gaffeo, classe 1967 (56 anni) e docente all’università di Trento nel dipartimento di Economia, promotore nel 2017 della candidatura di Rovigo a Capitale italiana della Cultura.
L’altro, meno quotato, quello di Roberto Tovo, rodigino classe 1966 (55 anni), professore della facoltà di Ingegneria all’ateneo di Ferrara e presidente del Consorzio Università di Rovigo (Cur) fino al 2016.
Entrambe personalità che dovrebbero mettere d’accordo le anime frammentate del centrosinistra, facendo da collante tra il Partito Democratico, «Liberi e Uguali» (Leu) e le liste civiche del Gruppo Bachelet e del «Forum dei Cittadini». A cercare una sintesi sono in queste ore le diplomazie, il tutto in vista di quello che dovrebbe essere l’incontro decisivo tra gli alleati previsto per domani.
«Il nostro obiettivo è formare una coalizione ampia — afferma Giuseppe Traniello Gradassi, segretario provinciale del Pd — Importante che nessuno cerchi rivendicazioni sui nomi».
Dal centrodestra, la Lega ancora in alto mare con i candidati per le prossime elezioni comunali. Ad accennare però una polemica dal retrogusto di campagna elettorale è l’ex consigliere comunale del Carroccio, Michele Aretusini contro la candidata sindaco Silvia Menon, la quale chiesto al commissario prefettizio Nicola Izzo uno sconto sulla tariffa dei rifiuti (Tari) per i residenti di via Munerati.
«L’abbassamento della Tari — attacca Aretusini — è stata portata in Consiglio dalla Lega. Menon e i suoi finora non hanno fatto nulla per i residenti delle frazioni interessate dal problema (la chiusura della strada d’accesso per il rischiovoragini, Ndr)».
Pronta la replica. «Non mi è mai capitato di votare mozioni o atti ufficiali proposti dalla Lega in Consiglio su questo tema — contrattacca Menon — Comunque nella mia iniziativa avevo sottolineato che la richiesta dello sgravio Tari non era partita dal mio gruppo consigliare». Poi la candidata sindaco con due liste civiche sferra il colpo. «Abbiamo seguito il caso dei residenti bistrattati di via Munerati senza cercare la visibilità mediatica — spiega ancora Menon — La prova? Abbiamo instaurato un rapporto di fiducia tale che alcuni di loro hanno voluto entrare a far parte delle mie liste».
Liste che potrebbero passare da due a tre. «Potremmo crearne una terza, perché non voglio perdere nemmeno una delle valide persone che mi ha chiesto di entrare in squadra in sole tre settimane di lavoro» conclude Menon.
Intanto il Movimento 5 Stelle è pronto a ufficializzare il candidato sindaco domani, con i riflettori che sembrano puntare su Francesco Gennaro, ex capogruppo consiliare. «Non posso confermare ancora. Stasera (ieri, Ndr) la riunione decisiva sui nomi. La decisione è collettiva» precisa Gennaro.
Menon rampante Probabile terza lista «Abbiamo la fila dei candidati»