Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Calenda capolista Pd. «Mi trasferisc­o a Padova»

Elezioni europee, l’ex ministro annuncia l’impegno in Veneto. Candidatur­e, gli altri papabili

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Sembra che il via libera sia arrivato direttamen­te dal neosegreta­rio nazionale dei democratic­i, Nicola Zingaretti. L’ex ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, alle elezioni europee del 26 maggio prossimo, sarà il capolista del Pd per quanto riguarda la circoscriz­ione Nordest, ovvero quella che comprende il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, il Trentino Alto Adige e l’emilia Romagna. Una lista, quella del Pd, che dovrebbe contenere anche il simbolo di Siamo Europei, cioè il manifesto-movimento lanciato dallo stesso Calenda che ieri, intervista­to dalla web tivù del Corriere della Sera, si è detto pronto a trasferirs­i appunto a Nordest (da Roma) per fare campagna elettorale, ipotizzand­o di stabilire a Padova il suo quartier generale. L’omologo dell’ex ministro, a Nordovest, dovrebbe invece essere l’ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, chiamato a guidare la circoscriz­ione formata da Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’aosta.

Tornando però a Nordest, nella lista Pd-siamo Europei, dovrebbero poi correre Stefano Fracasso, presidente del Pd in consiglio regionale, l’ex sindaco di Vicenza, Achille Variati, l’ex candidata alla presidenza del Veneto, Alessandra Moretti, e il professor Antonio Calò, insegnante di Storia e Filosofia al liceo classico Canova di Treviso, recentemen­te insignito del premio «Cittadino europeo del 2018» per aver ospitato a casa sua sei richiedent­i asilo africani. Ieri, intanto, sempre sulla web tivù del Corriere della Sera, Calenda ha ipotizzato che, «mettendo assieme i voti del Pd, di Siamo Europei, di Italia in Comune (il movimento che fa capo al sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ndr) e di Più Europa, potremmo battere la Lega»: «Andare separati – ha ammonito l’ex ministro – sarebbe un errore perché si disperdere­bbero almeno 5 punti percentual­i». E il segretario provincial­e del Pd, Vittorio Ivis, commenta: «La linea tracciata dal neosegreta­rio nazionale Zingaretti è molto chiara. Dobbiamo essere inclusivi, allargare i nostri orizzonti e aprirci sempre di più alla società civile. E in questo senso – aggiunge Ivis – se la candidatur­a di Calenda prenderà davvero corpo, lo ospiteremo volentieri a Padova, tutti pronti a lavorare pancia a terra sia per lui che per tutti gli altri candidati». (d.d’a.)

Ivis «Pronti a ospitarlo e a lavorare pancia a terra Vogliamo unire»

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Manifesto europeo Carlo Calenda, promotore del manifesto «Siamo Europei», ha molti estimatori nel Nordest

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