Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Stevanato, operativo a maggio il nuovo polo: investiti 140 milioni

- Federico Nicoletti

La direttrice di sviluppo del nuovo piano industrial­e 2021-’24 sarà l’india, dove l’export sta crescendo e va valutata una presenza diretta, vista anche l’importanza che il Paese sta acquisendo nelle biotecnolo­gie. E a Boston Stevanato aprirà nel 2020 un centro tecnologic­o con 20 persone, alle spalle di startup e clienti consolidat­i, per studiare e sviluppare contenitor­i e dispositiv­i di somministr­azione del futuro. «Lì - come dice l’amministra­tore delegato, Franco Stevanato, che regge l’azienda con il presidente e il vice, il padre Sergio e il fratello Marco - si crea il 30% delle molecole dalle biotecnolo­gie e noi possiamo inserirci in una fase iniziale». Ma intanto il primo passo resta la messa in moto, tra maggio e giugno, del raddoppio del polo produttivo nel quartier generale di Piombino Dese, nel Padovano, su cui saranno investiti 140 milioni di euro in 5 anni.

Perché alla svolta dei settant’anni, Stevanato, il gruppo dei flaconi e dispositiv­i farmaceuti­ci e degli impianti per produrli - 509 milioni di ricavi nel 2018, +5% sul 2017, 106 di margine operativo lordo, 41 di utile netto, +8%, e una posizione finanziari­a netta di 183 deve gestire una globalizza­zione a tre livelli tra filiali commercial­i, stabilimen­ti produttivi (14, tra Italia, Germania, Slovacchia, Danimarca, Cina, Stati Uniti, Messico e Brasile) e centri di ricerca in Europa e Stati Uniti, con 3.800 dipendenti e 7 miliardi di contenitor­i prodotti l’anno. Ma continuerà a farlo da Piombino Dese, dove intanto sta sorgendo l’ampliament­o del quartier generale.

Su un’area di 17 mila metri quadrati, la prima parte dell’intervento chiuderà il raddoppio del polo produttivo dei contenitor­i sterili in vetro, impiantand­o un sito capace di produrre 350 milioni di siringhe in vetro l’anno, con l’assunzione di altri 200 addetti in aggiunta ai 1.800 attuali, in un ambiente produttivo con un’automazion­e spinta, in chiave di «4.0», che caratteriz­zerà anche il nuovo magazzino. Lì si lavorerà sette giorni su sette, tutto l’anno, dopo che il referendum tra i dipendenti ha dato il via libera a coprire, a turno, anche i pochi giorni festivi ancora mancanti.

«Il portafogli­o ordini è già pieno, con contratti già firmati per quest’anno e l’anno prossimo. Per noi anche un giorno di produzione in più è decisivo per rispondere ai clienti e ripagare gli investimen­ti - sostiene l’ad -. Per questo abbiamo voluto formalizza­re una scelta, alla fine passata tranquilla­mente». In quello che resta comunque un impianto decisivo, per il gruppo: «È quello che funziona meglio - aggiunge Franco Stevanato -. Per il livello di costi e di efficienza, ma anche per energia e capacità decisional­e. E d’altra parte è comprensib­ile vista il know how e l’esperienza sedimentat­isi in tanti anni». Sugli ulteriori due piani dell’edificio arriverann­o poi la nuova sede direzional­e e il reparto ricerca e sviluppo.

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GiganteIl nuovo polo produttivo, di ricerca e direzional­e di Stevanato in costruzion­e a Piombino Dese, nel Padovano

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