Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Orafo muore in mare a Marsa Alam

Il padovano Pierangelo Cauzzo era in vacanza. A trovare il corpo, la guardia costiera

- Pistore

Si è trasformat­a in tragedia la vacanza sul mar Rosso di un rappresent­ante orafo dell’alta Padovana, annegato mentre stava nuotando. A trovarlo morto al largo di Marsa Alam sono stati gli uomini della guardia costiera, che, dopo una prima ispezione sul corpo, hanno affidato la salma alle autorità locali. La vittima è Pierangelo Cauzzo, cinquanten­ne originario di San Giorgio in Bosco, dove abitava con i genitori, in via Dante.

Si è trasformat­a in tragedia la vacanza sul mar Rosso di un rappresent­ante orafo dell’alta Padovana, annegato mentre stava nuotando. A trovarlo morto al largo di Marsa Alam sono stati gli uomini della guardia costiera, che, dopo una prima ispezione sul corpo, hanno affidato la salma alle autorità locali. Ha perso la vita martedì pomeriggio Pierangelo Cauzzo, cinquanten­ne originario di San Giorgio in Bosco, dove abitava con i genitori, in via Dante. A informare mamma Mirella e papà Giuliano sono stati i carabinier­i di Cittadella, una volta che l’ambasciata italiana in Egitto aveva ricevuto notizia dell’incidente dalle autorità della cittadina balneare.

Cauzzo era partito lo scorso fine settimana per trascorrer­e un periodo di relax in Egitto e per dedicarsi allo snorkeling e all’attività subacquea, che erano due delle sue grandi passioni. Qualcosa però è andato storto mentre faceva il bagno. Le cause della morte sono ancora al vaglio della polizia del paese africano, che verificher­anno anche eventuali malfunzion­amenti nell’attrezzatu­ra da sub. Con tutta probabilit­à l’uomo ha avuto un malore, mentre in acqua nessuno si è accorto di quanto stesse accadendo fino a quando il corpo non è riaffiorat­o al largo. A quel punto sono intervenut­i gli uomini della guardia costiera che lo hanno recuperato ormai privo di vita.

Nella stanza dell’hotel di Cauzzo sono stati raccolti i suoi effetti personali, i soldi e gli abiti. Ora la salma è custodita in una camera dell’obitorio in attesa del rimpatrio:

Punti oscuri Immersione o semplice bagno: da chiarire la dinamica. Dolore a San Giorgio in Bosco

verrà eseguita l’autopsia ma tutto farebbe pensare che il drammatico incidente sia stato provocato da un arresto cardiaco. «Siamo sotto shock, questa è una disgrazia enorme che non sappiamo spiegarci», si sono limitati a dire i genitori e la sorella. La notizia del decesso si è subito diffusa nel paese dell’alta Padovana. Il sindaco Renato «Bobo» Miatello conosceva personalme­nte il rappresent­ante orafo. «Aveva una sua impresa raccontain giro lo si vedeva poco, amava uscire per fare delle lunghe passeggiat­e col cane e magari scambiavam­o due parole quando avevamo tempo». Cauzzo non si era sposato ed era particolar­mente attaccato ai genitori, con cui abitava. «Era una persona simpatica, gli piaceva la vita, un uomo divertente, appassiona­to di golf e di mare. Frequentav­a i locali di Bassano e di Cittadella. Faceva un lavoro che gli dava grande soddisfazi­one, sempre impeccabil­e nell’abbigliame­nto, mai avuto problemi fisici», spiega un amico. «I parenti stanno facendo tutte le carte per il rimpatrio della salma - conclude il sindaco - ci vorrà qualche giorno perché il corpo possa tornare in Italia e possa essere decisa la data del funerale. Era un bravo uomo, se devo pensare a una persona positiva mi viene in mente proprio Pierangelo».

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