Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Casellato in tribuna o panchina? E porta i migranti al «Battaglini»
Umberto Casellato non sa ancora se il big match tra Bersaglieri e Calvisano domani al «Battaglini» lo guarderà da bordo campo o seduto in tribuna. Fondamentale è la tranquillità dei suoi ragazzi. «La squadra dev’essere serena e questa è l’unica cosa che conta» ha dichiarato l’head coach della Femi-cz Rugby Rovigo Delta.
Il coach dei Bersaglieri torna ufficialmente allo stadio per i match di campionato Top 12 dopo la squalifica di 8 settimane per gli insulti razzisti a un giocatore del Petrarca.
In questi due mesi in panchina Franco Properzi, allenatore degli avanti rossoblù. Domani alle 15 la sfida tra il Rovigo in vetta alla classifica con 73 punti e Calvisano, secondo con 72. «Tutti temono il Calvisano — spiega Casellato — Ok sono stati i protagonisti delle ultime finali, ma io sono convinto che un po’ di paura la debbano avere anche loro di noi».
Domani l’obiettivo sarà fare il bel gioco di sempre e muovere tanto il pallone «anche se so già che i bresciani punteranno tanto su un gioco pesante e fermo», precisa ancora l’allenatore dei Bersaglieri.
Casellato in settimana è tornato ad allenare la squadra composta dai richiedenti asilo della coop «Porto Alegre». Dopo la prima seduta, fatta per scontare un pegno sociale imposto dalla società di viale Alfieri, i migranti sono stati ospiti al «Battaglini». Tra calci piazzati e prove tra i pali, «li ho fatti giocare anche a calcio e si sono divertiti tantissimo».
Il 6 aprile, per il match contro il Viadana, faranno da corridoio d’ingresso alle squadre. (Na.cel.)