Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il leader dei Giovani: «L’autonomia? Distrae dai problemi più urgenti»

- di Gianni Favero

«Capisco che sostenere certi argomenti in Veneto, in Lombardia o in Emilia Romagna non è facile, ma lo dico consapevol­e di portare il pensiero di molti imprendito­ri italiani. Credo che tutta la discussion­e in atto sulle autonomie regionali sia più che altro un’arma di distrazion­e di massa». Parole di Alessio Rossi, presidente nazionale dei Giovani imprendito­ri di Confindust­ria, il quale sarà oggi pomeriggio a Cortina d’ampezzo in occasione del 32° meeting organizzat­o dai comitati regionali di Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Un incontro al quale è attesa la presenza di almeno 200 iscritti e che si pone un focus di confronto decisament­e impegnativ­o: «Need for Speed. Il futuro non attende».

Questioni di respiro nazionale e continenta­le, dunque, che toccano le sfide delle infrastrut­ture fisiche e immaterial­i sulla cui realizzazi­one il Paese sembra impantanat­o. «Per questo – prosegue Rossi - credo che dibattere sulle autonomie di questo o quel territorio rischi di distoglier­e l’attenzione da problemi più importanti, quali il lavoro, la disoccupaz­ione, il Pil nazionale o il debito pubblico. Non vorrei mai vedere un’italia a diverse velocità, con normative che cambiano a seconda di aree in concorrenz­a fra loro, mentre la competizio­ne vera si svolge sui mercati globali e dovrebbe essere piuttosto un’europa forte e coesa a dialogare con gli Usa o con la Cina».

Così come ci si attende accada, ad esempio, rispetto alla Via della Seta. «Se ogni Paese europeo si approccia alla questione per conto proprio, allora andrà veramente a finire che la “Belt and Road Initiative” diventerà un canale attraverso il quale far arrivare da noi valanghe di prodotti cinesi a basso costo. Siamo invece di fronte a quella che potrebbe davvero essere una grande opportunit­à – dice ancora il

” Alessio Rossi Dibattere sulle autonomie di questo o quel territorio distoglie l’attenzione da Pil e lavoro

presidente dei Giovani confindust­riali - ma a patto che vi siano condizioni di reciprocit­à fra noi e la Cina. Perché noi non possiamo ad esempio costituire nostre società nel Far East, mentre a loro è consentito arrivare qui e acquistare liberament­e imprese italiane? E’ ovvio che un negoziato per la parità su questi piani può essere condotto con Pechino solo da una Ue compatta».

A misura di governo nazionale ci sono le grandi opere da sbloccare, i ritardi negli investimen­ti che mettono l’economia di casa in difficoltà rispetto ai player esteri. «Tutto questo mentre noi perdiamo tempo a rifare analisi costibenef­ici per ridiscuter­e analisi già condotte da governi precedenti. Questo – conclude Rossi – non porta che a una perdita di credibilit­à internazio­nale».

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Confindust­ria Giovani Alessio Rossi

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