Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Nuovo ospedale, dall’inail 450 milioni
Il rettore: svolta decisiva. Zaia: anni di chiacchiere, ora si parte. Giordani: uniti si vince
Svolta nella storia infinita del nuovo ospedale di Padova: i soldi per la realizzazione della struttura, finalmente, ci sono. L’inail ha comunicato alla Regione di aver accettato la richiesta di finanziamento da 450 milioni, che è già stata inserita nel piano triennale d’investimento dell’istituto nazionale per l’assicurazione degli infortuni sul lavoro. Soddisfatti il rettore Rizzuto e il sindaco Giordani: «Uniti si vince». Zaia: «Si parte dopo anni di chiacchiere».
Arriva a una svolta la storia infinita del nuovo ospedale: ora i soldi ci sono. Ieri l’inail ha comunicato alla Regione di averne accettato la richiesta di finanziamento di 450 milioni e di aver inserito l’opera nel «Piano triennale d’investimento 2019/2021 per le iniziative urgenti di elevata utilità sociale nel campo dell’edilizia sanitaria». Stanziamento che, unito ai 150 milioni messi da parte dalla giunta Zaia (più altri 80 accantonati) e ai 70 promessi dal ministero della Salute, raggiungono la cifra preventivata per la costruzione del polo di Padova est (918 letti). Il nuovo cronoprogramma lo detta l’inail, che ha chiesto alla stazione appaltante, cioè l’azienda ospedaliera, di comunicare entro il 28 giugno un primo studio di prefattibilità, ovvero «una relazione tecnica descrittiva dell’esistente e dell’intervento in progetto».
Il documento dovrà precisare: lo stato dell’area edificabile (i terreni di Padova est lo scorso 22 novembre ceduti dal Comune alla Regione); il tipo di intervento; la consistenza degli immobili da realizzare; la descrizione delle opere architettoniche, strutturali e impiantistiche; lo stato attuale della progettazione;la tempistica ipotizzata per l’elaborazione del progetto appaltabile e un aggiornamento della spesa complessiva. Spetterà a Luciano Flor, direttore generale dell’azienda ospedaliera,
Il via
Ora i soldi per l’opera ci sono: altri 230 li versa la Regione, 70 il ministero
lanciare la gara per il progetto, da consegnare poi all’inail, «che procederà — si legge nella comunicazione scritta alla Regione — tramite gara ad evidenza pubblica, a dare il via all’appalto e all’esecuzione dei lavori». E quindi «a consegnare la struttura sanitaria all’ente proponente (Palazzo Balbi, ndr) e alla stipula del contratto di locazione, per la durata di 20 anni, rinnovabile». E con un tasso del 2,5%, rispetto all’8% chiesto dalla Bei. «E’ bello pensare che dopo dieci anni di chiacchiere e montagne di carte si possa partire — dichiara il governatore Luca Zaia —. Possiamo dire che è in vista una nuova formula di partenariato pubblico-pubblico».
Un successo frutto di tre anni di lavoro portato avanti da Luca Coletto, attuale sottosegretario alla Salute ed ex assessore regionale, insieme al direttore generale della Sanità del Veneto, Domenico Mantoan. «E’ un bel colpo — ammette Coletto — 450 milioni sono una cifra importante. Dopo anni di tribolazioni, finalmente il nuovo ospedale di Padova può decollare. Stavolta ci siamo. E’ la giusta ricompensa per una Regione che è sempre stata abile nella programmazione della rete ospedaliera e nella progettazione dell’edilizia sanitaria». «E’ un ulteriore, importante, tassello verso la realizzazione dell’ospedale — conviene il rettore Rosario Rizzuto —. Voglio credere che siano state premiate l’unità di intenti e la determinazione dimostrata nel disegnare il futuro di un’opera fondamentale non solo per Padova ma anche per la regione e per la sanità nazionale». Prudente il sindaco Sergio Giordani: «Ottima notizia, ora monitoreremo con attenzione che tutto si concretizzi davvero, perché la litigiosità e l’instabilità nazionale destano preoccupazione. Ma è la dimostrazione che se si lavora insieme e con impegno, senza farsi condizionare dai colori politici, i risultati arrivano».
E’ un giorno di festa anche per Fabrizio Boron, presidente della commissione regionale Sanità: «Non avevo dubbi che il progetto sarebbe andato a buon fine, la Regione è un ente solido e affidabile e nessun ente avrebbe negato il finanziamento. Per me è la chiusura del cerchio: in quattro anni abbiamo condotto in porto la riforma delle Usl, il Piano sociosanitario, le schede ospedaliere, l’ospedale di Padova e, a breve, anche la nuova Pediatria. Spazzati via i profeti di sventura». Sarcastico Claudio Sinigaglia, consigliere regionale del Pd: «Plaudo al vento dell’europa, che ha portato a Padova 450 milioni».