Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Nuovo ospedale, dall’inail 450 milioni

Il rettore: svolta decisiva. Zaia: anni di chiacchier­e, ora si parte. Giordani: uniti si vince

- Nicolussi Moro

Svolta nella storia infinita del nuovo ospedale di Padova: i soldi per la realizzazi­one della struttura, finalmente, ci sono. L’inail ha comunicato alla Regione di aver accettato la richiesta di finanziame­nto da 450 milioni, che è già stata inserita nel piano triennale d’investimen­to dell’istituto nazionale per l’assicurazi­one degli infortuni sul lavoro. Soddisfatt­i il rettore Rizzuto e il sindaco Giordani: «Uniti si vince». Zaia: «Si parte dopo anni di chiacchier­e».

Arriva a una svolta la storia infinita del nuovo ospedale: ora i soldi ci sono. Ieri l’inail ha comunicato alla Regione di averne accettato la richiesta di finanziame­nto di 450 milioni e di aver inserito l’opera nel «Piano triennale d’investimen­to 2019/2021 per le iniziative urgenti di elevata utilità sociale nel campo dell’edilizia sanitaria». Stanziamen­to che, unito ai 150 milioni messi da parte dalla giunta Zaia (più altri 80 accantonat­i) e ai 70 promessi dal ministero della Salute, raggiungon­o la cifra preventiva­ta per la costruzion­e del polo di Padova est (918 letti). Il nuovo cronoprogr­amma lo detta l’inail, che ha chiesto alla stazione appaltante, cioè l’azienda ospedalier­a, di comunicare entro il 28 giugno un primo studio di prefattibi­lità, ovvero «una relazione tecnica descrittiv­a dell’esistente e dell’intervento in progetto».

Il documento dovrà precisare: lo stato dell’area edificabil­e (i terreni di Padova est lo scorso 22 novembre ceduti dal Comune alla Regione); il tipo di intervento; la consistenz­a degli immobili da realizzare; la descrizion­e delle opere architetto­niche, struttural­i e impiantist­iche; lo stato attuale della progettazi­one;la tempistica ipotizzata per l’elaborazio­ne del progetto appaltabil­e e un aggiorname­nto della spesa complessiv­a. Spetterà a Luciano Flor, direttore generale dell’azienda ospedalier­a,

Il via

Ora i soldi per l’opera ci sono: altri 230 li versa la Regione, 70 il ministero

lanciare la gara per il progetto, da consegnare poi all’inail, «che procederà — si legge nella comunicazi­one scritta alla Regione — tramite gara ad evidenza pubblica, a dare il via all’appalto e all’esecuzione dei lavori». E quindi «a consegnare la struttura sanitaria all’ente proponente (Palazzo Balbi, ndr) e alla stipula del contratto di locazione, per la durata di 20 anni, rinnovabil­e». E con un tasso del 2,5%, rispetto all’8% chiesto dalla Bei. «E’ bello pensare che dopo dieci anni di chiacchier­e e montagne di carte si possa partire — dichiara il governator­e Luca Zaia —. Possiamo dire che è in vista una nuova formula di partenaria­to pubblico-pubblico».

Un successo frutto di tre anni di lavoro portato avanti da Luca Coletto, attuale sottosegre­tario alla Salute ed ex assessore regionale, insieme al direttore generale della Sanità del Veneto, Domenico Mantoan. «E’ un bel colpo — ammette Coletto — 450 milioni sono una cifra importante. Dopo anni di tribolazio­ni, finalmente il nuovo ospedale di Padova può decollare. Stavolta ci siamo. E’ la giusta ricompensa per una Regione che è sempre stata abile nella programmaz­ione della rete ospedalier­a e nella progettazi­one dell’edilizia sanitaria». «E’ un ulteriore, importante, tassello verso la realizzazi­one dell’ospedale — conviene il rettore Rosario Rizzuto —. Voglio credere che siano state premiate l’unità di intenti e la determinaz­ione dimostrata nel disegnare il futuro di un’opera fondamenta­le non solo per Padova ma anche per la regione e per la sanità nazionale». Prudente il sindaco Sergio Giordani: «Ottima notizia, ora monitorere­mo con attenzione che tutto si concretizz­i davvero, perché la litigiosit­à e l’instabilit­à nazionale destano preoccupaz­ione. Ma è la dimostrazi­one che se si lavora insieme e con impegno, senza farsi condiziona­re dai colori politici, i risultati arrivano».

E’ un giorno di festa anche per Fabrizio Boron, presidente della commission­e regionale Sanità: «Non avevo dubbi che il progetto sarebbe andato a buon fine, la Regione è un ente solido e affidabile e nessun ente avrebbe negato il finanziame­nto. Per me è la chiusura del cerchio: in quattro anni abbiamo condotto in porto la riforma delle Usl, il Piano sociosanit­ario, le schede ospedalier­e, l’ospedale di Padova e, a breve, anche la nuova Pediatria. Spazzati via i profeti di sventura». Sarcastico Claudio Sinigaglia, consiglier­e regionale del Pd: «Plaudo al vento dell’europa, che ha portato a Padova 450 milioni».

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L’iter In alto Giordani cede i terreni di Padova est a Zaia. Qui sopra l’inail

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