Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Citta, tutto in una notte. Venturato: «Segniamo subito e poi...»

Alle 21 a Benevento il ritorno della semifinale playoff. Servono due gol di scarto per ribaltare l’1-2 dell’andata

- D.C.

Serve un’autentica impresa. La partita perfetta, termine di cui si abusa spesso e volentieri, ma che fotografa in questo caso alla perfezione lo stato di necessità del Cittadella sbarcato ieri a Benevento per ribaltare il duro ko dell’andata playoff di martedì al Tombolato. Volo aereo Venezia-napoli, poi trasferime­nto in pullman in albergo e dettagli della missione da compiere minuziosam­ente annotati sugli appunti di viaggio.

Eccola, la salita al 20% che porta alla finalissim­a per la Serie B. I granata di Roberto Venturato devono espugnare il Vigorito con due gol di scarto al novantesim­o. Non ci saranno né supplement­ari, né rigori, se il Cittadella dovesse prevalere con un gol di scarto con qualsiasi punteggio a staccare il pass per la finalissim­a sarebbe sempre la sqaudra di Cristian Bucchi per il miglior posizionam­ento nella regular season.

Quarantott­o tifosi, però, ci credono. Partiranno stamattina per Benevento e seguiranno la squadra, che proverà un autentico miracolo. I segnali viaggiano tutti in direzione contraria, compresi i precedenti stagionali, che raccontano di come il Benevento abbia sempre battuto il Cittadella nelle quattro occasioni in cui le due squadre si sono fronteggia­te.

Due volte in campionato (1-0 e 1-0), una volta in Coppa Italia (1-0) e l’ultima martedì nell’andata della semifinale playoff (2-1). Un en-plein che lascia apparentem­ente poche speranze, eppure il calcio ha dimostrato spesso e volentieri di saper ribaltare certezze apparentem­ente granitiche: «Andiamo a giocarci la partita — carica Venturato — quello che è successo l’altra sera adesso non conta più, dobbiamo guardare alla prossima. Ovviamente il Benevento è favorito, domani (oggi per chi legge ndr) gli episodi faranno la differenza. Sbloccare la partita nella fase iniziale può aiutare, nel calcio può succedere di tutto e noi dobbiamo provarci fino in fondo. Lo dobbiamo a noi stessi e ai nostri tifosi.

Se al 90’ il Benevento sarà stato più bravo di noi faremo loro i compliment­i per il prosieguo dei playoff». Chi vive vicino alla squadra racconta che il clima sia tutt’altro che dimesso e che, anzi, il gruppo non abbia smesso di crederci.

Il grande dubbio della vigilia si chiama Amedeo Benedetti, convocato ma ancora dolorante. Potrebbe giocare con un’infiltrazi­one ma Venturato deciderà all’ultimo.

Per la Campania è partito anche lo squalifica­to Proia, «per fare gruppo», come ha sottolinea­to il tecnico granata. Il suo rivale Bucchi è conscio di come non si debba abbassare la guardia e ammonisce: «Il Cittadella è fastidioso, sa giocare e si conosce molto bene. Fa sempre la sua partita come la faremo noi. La partita d’andata non esiste, giocheremo come se fosse 0-0 e proveremo a vincere». Come scalare l’everest, eppure nessuno a Cittadella, si è ancora arreso.

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La dritta via Il tecnico del Cittadella Roberto Venturato, classe 1963, originario di Atherton (Australia)

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