Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il Cayo Blanco cambia «Neri fuori dal locale? Qui possono entrare tutti»

- Di Giacomo Costa

Ai più giovani chiedevano un documento, a tutti gli altri intimavano di abbandonar­e le bottigliet­te. A parte questo, giovedì notte i buttafuori del Cayo Blanco di Sottomarin­a di Chioggia si limitavano a guardare i clienti passare attraverso i cancelli: «Non dobbiamo fermare nessuno».

Il locale del Veneziano finito al centro della bufera dopo un episodio di razzismo in realtà aveva tolto i sigilli voluti dal questore già mercoledì sera, organizzan­do una serata di riapertura a tempo di record non appena ha ricevuto il via libera del Tar; la vera festa è stata però giovedì: nella giornata di Ferragosto la musica è iniziata già alle 17 ed è proseguita fin oltre le due del mattino, mentre un esercito di giovani continuava a raggiunger­e lo stabilimen­to anche dopo la mezzanotte. E così, mentre le forze dell’ordine si mantenevan­o in allerta, gli occhi del titolare Fabio Damian non si staccavano quasi mai dal personale di sicurezza: «Abbiamo cambiato agenzia e, visto che alla fine la responsabi­lità è mia in ogni caso, questa volta decido tutto io – spiega – Con i precedenti mi ero limitato a fornire indicazion­i generali, poi mi affidavo alla loro profession­alità». Damian assicura che è proprio questo il motivo per cui il tribunale gli ha concesso la sospensiva: «Abbiamo portato tutte le carte, le interviste, i contratti vecchi e quelli nuovi. Sui giornali in queste ore si legge che il motivo della riapertura sarebbe il danno economico, ma è una banalizzaz­ione: tutti i locali quando vengono chiusi subiscono una perdita, tra mancati incassi e serate programmat­e». E anche la notte di Ferragosto al Cayo era già programmat­a, da tempi non sospetti, come il titolare specifica appena gli si fa notare che per il tema «Besame» il palco e i cubi erano stati riempiti con vocalist e ballerini di ogni possibile etnia. Molti meno i ragazzi e le ragazze di colore in pista, come Maila, 21 anni, accompagna­ta da due amiche: «Non mi interessan­o queste storie – si schermisce – Io vengo qui per divertirmi, a me non hanno fatto mai problemi. Poi tutte le discoteche hanno qualche brutto episodio, succede». Ora però al Cayo Blanco l’obiettivo è azzerare qualsiasi tensione, di ogni tipo: «Mercoledì sera ho chiesto in ginocchio a due clienti di non litigare – ribadisce Damian – Oggi [giovedì Ndr] abbiamo chiamato i carabinier­i per un ubriaco all’esterno. Ci hanno detto che potevamo gestirlo noi, ma ora preferisco non rischiare».

 ??  ?? La festa Un momento della serata
La festa Un momento della serata

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy