Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Virtus, si alza l’asticella: ora nel mirino c’è Pavia
Dopo le prime due vittorie si affronta una corazzata. Rubini: «Mantenere gli equilibri di squadra»
Avanti tutta, alla ricerca del terzo gioiello consecutivo in questo magico inizio di stagione. La Virtus Padova mette la quinta, dopo Varese e Olginate prova a inquadrare nel mirino pure anche Pavia, una delle squadre più quotate del girone di Serie B. Daniele Rubini ha già ben chiare in testa le priorità di giornata, tenendo ben in mente che quello di oggi alle 18 alla Kioene Arena è probabilmente l’avversario più forte affrontato sinora in campionato.
«Forse è ancora presto per dare un significato così ampio ad una sfida che arriva alla terza di campionato – evidenzia Rubini - però affrontando Pavia iniziamo un po’ a misurare quanto è alta la nostra asticella: vedersela con una squadra così di valore ci può dare sicuramente un primo termine di paragone. Non so se sia meglio affrontarla adesso oppure se sarebbe stato meglio più avanti, noi sappiamo solo di avere davanti una settimana davvero impegnativa con tre grandi sfide nel giro di sette giorni. Pavia, Vigevano e Vicenza una dopo l’altra è stato un brutto scherzo da parte del calendario, però noi siamo concentrati solo su domenica, non stiamo facendo nessun calcolo e ragioniamo unicamente partita per partita». La Virtus non si nasconde più e ammette senza problemi di puntare al traguardo massimo: «Loro sicuramente sono una corazzata – frena Rubini – ma io ci andrei piano con i trionfalismi, almeno per quanto ci riguarda. Ci sono almeno dieci giocatori di alto livello fra i nostri avversari, per quanto riguarda la Virtus altri ci stanno definendo come tale ma io credo che siamo più una buona squadra che punta a migliorare il risultato della scorsa stagione. Non abbiamo ancora questo status di corazzata e dobbiamo essere consapevoli che i nostri risultati arrivano solo tramite il duro lavoro in palestra durante la settimana. De Nicolao contro Varese nella prima partita ha sicuramente fatto pentole e coperchi, ma altri cinque giocatori sono andati in doppia cifra. Ferrari contro Olginate ha fatto una gara magistrale, ma anche altri si sono messi in luce soprattutto in fase difensiva. E la cosa più importante sono sempre gli equilibri di squadra».