Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Sedico, muore travolto da una frana l’imprenditore Tiziano Faccia
La vittima, di Conselve, era fratello dei due «Serenissmi»
Era intento a scaricare il trattore quando alcuni massi, caduti dall’alto, l’hanno colpito non lasciandogli scampo. È morto così Tiziano Faccia, 62enne originario di Contarina, ora Porto Viro, e residente a Conselve (Padova) che ieri, verso le 19, si trovava nell’azienda agricola di Patrick Calonego, a Sedico. Il padovano aveva appena percorso il sentiero che corre parallelo alla Agordina, al di là del torrente Cordevole. Mentre scaricava un miscelatore la parete di roccia si è sbriciolata lasciando cadere dei massi che hanno colpito lui e il trattore. I dipendenti dell’azienda agricola hanno chiamato subito i soccorsi ma era tardi.
Tiziano Faccia era un imprenditore e un inventore. Il suo nome è legato a quello dei suoi fratelli, Luigi e Fausto, i due Serenissimi accusati di aver collaborato nell’organizzazione dell’assalto al campanile di San Marco nel 2012 con il cosiddetto «Tanko». Ma il vero nemico nella vita di Tiziano fu il plagio. Partito nel 1980 sotto una misera tettoia lasciata dallo zio insieme a due milioni di vecchie lire, cominciò a produrre carri miscelatori che distribuiscono il mangime ai bovini e brevettò svariate migliorie alle macchine tradizionali. Dopo sette anni poteva contare su 120 dipendenti e una produzione di 150 macchine all’anno con il marchio «Agm». Vendeva in Italia ma anche all’estero, come in Giappone e in America Latina. Poi la concorrenza lo tagliò fuori copiando i suoi brevetti. Alle Fieragricola di Verona del 1997 si presentarono 35 espositori con gli stessi suoi prodotti.
I guai non vengono mai da soli. Nello stesso periodo alcuni soci aprirono un’azienda concorrente e uscì lo scandalo dei due fratelli Serenissimi. Anche se lui non c’entrava nulla il suo cognome fu infangato e l’impresa fallì. Ne mise in piedi una nuova, alcuni anni dopo, ripartendo da zero. Per ironia della sorte anche gli acquirenti di ieri a cui stava portando il miscelatore finirono nelle aule di Tribunale. I due fratelli Calonego furono minacciati nel 2015 da un gruppo di cinque persone che gli chiesero 50.000 euro in cambio della vita. Cinque mesi esatti fa i giudici di Belluno ne hanno condannati tre del gruppo.
Origini polesane
Il 62enne era su un trattore: aveva consegnato a una ditta un suo macchinario