Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Fratelli d’italia, la corsa a destra per salire sul carro di Giorgia Meloni

-

Un treno chiamato Fratelli d’italia. Sono passati appena cinque anni da quando, alle amministra­tive del 2014, l’1,3% dei consensi bastò al partito da poco fondato dalla deputata Giorgia Meloni per esprimere un assessore (Marina Buffoni, delegata al Decentrame­nto e alla Trasparenz­a) nella nuova giunta del sindaco leghista Massimo Bitonci. Poi vennero le regionali del 2015, di nuovo le amministra­tive del 2017 e le politiche del 2018 dove, in città, la compagine che ancora oggi si richiama alla fiamma tricolore raccolse il 2,1% (due volte) e il 4,2% dei voti. Infine, cronaca più recente, le regionali di maggio scorso in cui, a Padova, Fdi ha incamerato il 6,4% dei suffragi.

Ma adesso che tutti i sondaggi, a livello nazionale, attribuisc­ono alla forza meloniana un gradimento superiore all’8%, le adesioni fioccano. Per la gioia, chissà poi se reale o di facciata, dei militanti locali della primissima ora. Come, giusto per fare qualche nome, il senatore Adolfo Urso, i fratelli Raffaele e Gabriele Zanon, l’ex assessore provincial­e alla Sicurezza, Enrico Pavanetto, e l’ex onorevole Filippo Ascierto. La prima a entrare in Fdi, provenient­e da Forza Italia, è stata l’ex europarlam­entare Elisabetta Gardini, che peraltro si è subito guadagnata il ruolo di coordinatr­ice padovana del partito. Poi è stata la volta di Elena Cappellini ed Enrico Turrin che, prima eletti nella Lista Bitonci e poi trasferiti­si in Libero Arbitrio, hanno costituito il gruppo a Palazzo Moroni. Infine, novità di questi giorni, hanno sposato il progetto meloniano anche Enoch Soranzo, già sindaco di Selvazzano e presidente della Provincia, e Rocco Bordin, già amministra­tore unico dell’esu e mister preferenze del parlamenti­no cittadino quando ancora era iscritto a Fi. Due new entry, Soranzo e Bordin, accolte con qualche perplessit­à dalla base: il primo ha guidato Palazzo Santo Stefano in alleanza col Pd e contro la Lega; l’altro, al ballottagg­io del 2017, ha sostenuto Sergio Giordani e non Bitonci. Mal di pancia a parte, lo sguardo di Fdi padovano è tutto rivolto al futuro. In primis, alle regionali di primavera, poi alle eventuali politiche anticipate e, soprattutt­o, alle amministra­tive del 2022. Dove il fronte sovranista Salvini-meloni potrebbe candidare a sindaco proprio un esponente di Fdi. Magari Gardini oppure Soranzo. (d.d’a.)

 ??  ?? Chi sale
Enoc Soranzo, ex presidente della Provincia, con l’ex forzista ed ex presidente dell’esu, Rocco Bordin, è l’ultimo ingresso di spicco nel partito di Giorgia Meloni, che vola nei sondaggi nazionali
Chi sale Enoc Soranzo, ex presidente della Provincia, con l’ex forzista ed ex presidente dell’esu, Rocco Bordin, è l’ultimo ingresso di spicco nel partito di Giorgia Meloni, che vola nei sondaggi nazionali

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy