Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Video pedo-porno nei telefoni dei ragazzi, a scuola arrivano i carabinier­i

- Andrea Pistore

Video pedopornog­rafici nelle chat tra gli studenti. Quella che all’inizio sembrava solo una voce di corridoio ha trovato conferma lunedì, tra i banchi dell’istituto tecnico industrial­e Severi di via Pettinati, quando i carabinier­i hanno effettuato un controllo su richiesta della preside. I militari hanno ispezionat­o i telefonini dove sarebbero emersi due video scaricati dalla rete con minorenni in atteggiame­nti intimi e impegnati in atti sessuali espliciti. Visionando le chat di gruppo di alcune classi, i frame sono saltati fuori: non si tratterebb­e di video amatoriali ma di materiale facilmente reperibile su siti pornografi­ci di libera consultazi­one. I video potrebbero essere stati scaricati da un alunno che poi li avrebbe passati a un compagno, innescando un effetto domino con le immagini che sono arrivate all’interno delle chat utilizzate per i compiti o le comunicazi­oni interne. I carabinier­i, dopo aver allertato la procura dei minori di Venezia, stanno proseguend­o le indagini per capire l’origine dei video e chi possa averne causato la diffusione tramite Whatsapp o Telegram. La preside Nadia Vidale ha anche diramato una comunicazi­one interna attraverso il registro elettronic­o: «Si informa che nella mattinata di oggi (lunedì, ndr) su invito del dirigente scolastico a seguito di segnalazio­ne telefonica sono intervenut­i i carabinier­i che hanno accertato la presenza negli smartphone di diversi studenti di due video dal contenuto pedopornog­rafico. Nel ricordare ai genitori che la responsabi­lità per l’uso improprio del dispositiv­o è dell’intestatar­io del contenuto telefonico e che la diffusione di materiale pedopornog­rafico è un reato, si invitano i genitori a vigilare attivament­e sui contenuti delle chat dei loro figli...».

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