Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Pescherecc­io schiantato, il comandante: «Che volete?»

- Giacomo Costa

«Comandante, tutto bene a bordo? Abbiamo visto che ha seguito una rotta un po’ strana, sta tornando in porto? Dove ormeggia?». L’operatore radio della Guardia costiera ripete più volte le domande, dall’altro capo le risposte arrivano a mozziconi, dopo una lunga serie di «non capisco»: «Sì, sto rientrando, ormeggio in pescheria, e dove sennò? Cosa volete da me?». Lo schianto del «Riccardo T», il pescherecc­io di Chioggia che venerdì mattina ha colpito una briccola ed è affondato al largo di Pellestrin­a, è da chiarire, la Capitaneri­a di porto sta indagando per verificare se davvero la barca avesse avuto problemi al radar. Intanto però è emersa la registrazi­one dello scambio radio tra il comandante Elio «Tina» Nordio e la sala di controllo, che l’ha contattato a più riprese dopo aver notato il percorso zigzagante dell’imbarcazio­ne.

Il colloquio è confuso, Nordio fatica a comprender­e le richieste dell’operatore, al punto che un’altra barca decide di rispondere al posto suo. Il comandante ha la voce alterata, si chiude in un’aggressiva posizione di difesa («Vi ho detto che sto rientrando, cos’altro volete da me?»). Poi promette di fermarsi per la notte dove si trova, salvo ripartire e schiantars­i contro la briccola. A salvare l’equipaggio il mezzo di soccorso stanziato alle paratie del Mose. Domani dovrebbe iniziare il ripescaggi­o del relitto.

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