Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Peschereccio schiantato, il comandante: «Che volete?»
«Comandante, tutto bene a bordo? Abbiamo visto che ha seguito una rotta un po’ strana, sta tornando in porto? Dove ormeggia?». L’operatore radio della Guardia costiera ripete più volte le domande, dall’altro capo le risposte arrivano a mozziconi, dopo una lunga serie di «non capisco»: «Sì, sto rientrando, ormeggio in pescheria, e dove sennò? Cosa volete da me?». Lo schianto del «Riccardo T», il peschereccio di Chioggia che venerdì mattina ha colpito una briccola ed è affondato al largo di Pellestrina, è da chiarire, la Capitaneria di porto sta indagando per verificare se davvero la barca avesse avuto problemi al radar. Intanto però è emersa la registrazione dello scambio radio tra il comandante Elio «Tina» Nordio e la sala di controllo, che l’ha contattato a più riprese dopo aver notato il percorso zigzagante dell’imbarcazione.
Il colloquio è confuso, Nordio fatica a comprendere le richieste dell’operatore, al punto che un’altra barca decide di rispondere al posto suo. Il comandante ha la voce alterata, si chiude in un’aggressiva posizione di difesa («Vi ho detto che sto rientrando, cos’altro volete da me?»). Poi promette di fermarsi per la notte dove si trova, salvo ripartire e schiantarsi contro la briccola. A salvare l’equipaggio il mezzo di soccorso stanziato alle paratie del Mose. Domani dovrebbe iniziare il ripescaggio del relitto.