Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Centro Giotto, la festa per i 30 anni e le incognite del passaggio a Conad
Addetti Auchan garantiti. «Ma il settore elettronica sarà ceduto»
Grande festa per i trent’anni anni del centro commerciale Giotto, uno dei primi del Veneto. Tra una fetta di millefoglie di Graziati e un selfie con Alba Parietti, ospite speciale, ieri i padovani hanno interrotto il loro pomeriggio di spese sulle note di Radio Padova. In rappresentanza della giunta comunale hanno partecipato gli assessori Bressa e Micalizzi.
Un anniversario particolare, per la cifra tonda ma anche per i cambiamenti annunciati. Ci riferiamo soprattutto a ciò che accadrà al suo cuore pulsante, l’ipermercato Auchan, che da febbraio, com’è ormai noto da tempo, cambierà insegna e diventerà Conad. Anche se non sono previsti licenziamenti per i 177 lavoratori, è quasi certo che il punto vendita non sarà più lo stesso. «Conad non vende prodotti di tecnologia quindi è molto probabile che la nuova gestione divida in due il negozio, vendendo la parte dedicata agli elettrodomestici – spiega Ivano Baldin, sindacalista della Fisascat Cisl –. Ma chi comprerà? Di fronte c’è un punto vendita Mediaworld sempre più in crisi, qualche chilometro più avanti, verso l’uscita di Padova Est nascerà un altro negozio di elettronica. Magari non ci saranno licenziamenti, ma è probabile che le condizioni di lavoro peggiorino».
Il centro Giotto non è il solo a subire la rivoluzione Conad. Ieri mattina è stata inaugurata la nuova gestione del supermercato del centro Airone di Monselice, un punto vendita che nasconde delle incognite dal punto di vista occupazionale. «La Legnaro Market snc, nuova proprietaria (ricordiamo che Conad è un consorzio composto da 2800 imprenditori, quindi ogni negozio passerà dalla gestione di una grande catena al singolo, ndr), ha chiuso l’ex Billa a Monselice spostando i 24 lavoratori all’airone, dove già lavorano in 44 – sottolinea Baldin –. Il punto vendita era già in passivo e con troppi dipendenti prima del cambio, quindi aggiungendo lavoratori in più come si tirerà avanti?». Per gli altri due negozi ormai ex Auchan di Piazzola sul Brenta e Piove di Sacco ci sono meno interrogativi perché fatturano bene, ma per gli altri non si possono nascondere le incertezze.