Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Morto a 14 anni, tutti i segreti della tragedia nascosti nel defibrilla­tore

- Andrea Rossi Tonon

Il primo passo per fare luce sulle cause della morte di Sukhraj Rathor, avvenuta lunedì a Castelfran­co Veneto (Treviso), sarà analizzare i defibrilla­tori usati lunedì mattina. Nella relazione che l’uls2 sta redigendo e consegnerà alla procura, dovrebbero essere contenute alcune indicazion­i relative ai dati registrati dai macchinari che quella tragica mattina vennero usati per tentare di rianimare il 14enne di origine indiana, deceduto a scuola durante una lezione di educazione fisica. I defibrilla­tori solitament­e registrano le funzionali­tà cardiache del paziente a cui vengono applicati fornendo anche l’indicazion­e se sia necessario rilasciare immediatam­ente una scarica o se occorra prima procedere a un massaggio cardiaco. Tali elementi potrebbero quindi mettere ulteriori indicazion­i a disposizio­ne del sostituto procurator­e Mara De Donà, che al momento ha aperto un fascicolo senza indagati né reato. A quel punto potrebbe essere disposto l’esame autoptico sul corpo del ragazzo.

Lo stato di salute di Sukhraj è uno degli elementisu cui la procura potrebbe voler fare chiarezza. Solo giovedì scorso il ragazzo aveva ottenuto il certificat­o di idoneità sportiva per giocare a calcio, la sua grande passione: faceva infatti parte dell’unione Rsv, la squadra di Riese Pio X, paese in cui viveva con la famiglia. Venerdì scorso aveva partecipat­o al primo allenament­o. Pare però che in passato il ragazzo avesse accusato svenimenti a casa e a scuola e qualche settimana fa una prima visita condotta a Castelfran­co non sarebbe andata bene al punto che, come ha raccontato il presidente della società sportiva Pietro Gazzola, «la famiglia ha deciso di proseguire gli accertamen­ti e giovedì il medico gli aveva dato il nullaosta a giocare». Arminder, il fratello di Sukhraj, nega però che soffrisse di epilessia: «Ha avuto solo dei problemi di emicrania ma era tutto risolto». Lunedì la tragedia, con Sukhraj che si accascia sul campetto dell’istituto «Eugenio Barsanti» dove frequentav­a la prima superiore e la prof che tenta di rianimarlo con l’ausilio del defibrilla­tore.

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La vittima Sukhraj Rathor era di origini indiane e aveva 14 anni. Abitava con la famiglia a Riese Pio X, in provincia di Treviso

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