Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Da Van Gogh a Monet, a Padova la collezione Mellon

A Padova in mostra la collezione dei coniugi Mellon. Da Van Gogh a Monet e Picasso i grandi dell’arte moderna fra ‘800 e ‘900

- Codogno

Alui piacevano i cavalli, lo sport e i paesaggi; a lei i fiori, il giardinagg­io. Soprattutt­o, Parigi. Dopo una settimana dal matrimonio, i coniugi Mellon comprerann­o il loro primo quadro. Nasce così la storia di due grandi collezioni­sti che scelsero le opere d’arte pensando a come arredare la loro casa. Una collezione che inanella autori come Edgar Degas, Eugène Delacroix, Claude Monet. E ancora Renoir, Pissarro, Boudin, Morisot, Sisley. E ancora, Vincent van Gogh e Pablo Picasso. Da oggi all’1 marzo la mostra «Van Gogh, Monet, Degas. The Mellon Collection of French Art from the Virginia Museum of Fine Arts» che la Fondazione Bano ospita a Palazzo Zabarella, a Padova.

Esposte una settantina di opere che compongono la selezione francese colleziona­ta da Paul Mellon e donata nel 2014 al Virginia Museum of Fine Arts negli States, dopo la morte della moglie Rachel «Bunny» Lambert, appassiona­ta d’arte francese. «Con questa mostra prosegue il nostro progetto espositivo – spiega Federico Bano, presidente dell’omonima fondazione – finalizzat­o a presentare alcune delle collezioni più prestigios­e al mondo, divenute poi pubbliche». La curatrice Colleen Yarger ha organizzat­o la mostra coprendo un arco cronologic­o che dalla metà dell’ottocento arriva ai primi del Novecento: in mostra capolavori del Romanticis­mo e quadri della straordina­ria stagione dell’impression­ismo ma anche un capolavoro del cubismo: The Chinese Chest of Drawers di Pablo Picasso datato 1953. «Quando i coniugi Mellon, amici intimi di Jacqueline Kennedy, ospitarono la regina d’inghilterr­a – spiega Colleen Yarger - fecero costruire una stanza in più alla loro dimora. La usarono soltanto in quell’occasione: per bere il the. I due hanno sempre protetto moltissimo la loro privacy. Grazie a questa mostra però, avremo modo di conoscerli».

La famiglia Mellon era tra le tre famiglie più ricche d’america, con i Ford e i Rockfeller. Andrew Mellon fu banchiere e Segretario al Tesoro degli Stati Uniti e, nel 1937, donò oltre mille opere alla National Gallery of Art di Washington. Il figlio Paul ereditò la passione del padre ma soltanto grazie alla francofili­a della moglie Bunny si convertì al collezioni­smo, comprando quadri e sculture di Redon, Gauguin, Degas, Delacroix. Arredatric­e lei stessa - Jacqueline Kennedy

la volle infatti come consiglier­a per la Casa Bianca Bunny prediligev­a anche quadri raffiguran­ti scene di vita intima, quotidiana.

La mostra è organizzat­a in sezioni, tenendo conto dei filoni estetici che hanno orientato le scelte dei Mellon. La mostra si apre infatti con la sezione dedicata ai cavalli, grande passione di Paul Mellon che allevava e allenava cavalli da corsa. Esposti bellissimi dipinti di Delacroix o di De Dreux ma anche uno strepitoso olio su tela che ritrae un fantino firmato da Edgar Degas nel 1889. Sempre di Degas alcune sculture in bronzo: dai cavalli alla bellissima ballerina con tutù, icona della mostra. E se Paul amava i cavalli, la moglie Bunny impazziva per le vedute di Parigi che collezionò in quadri firmati da van Gogh, Bonnard, Utrillo, Touluse Lautrec. Splendide le sezioni dedicate alla campagna francese e all’acqua, dove spiccano Seurat, van Dongen, Monet.

La mostra è uno scrigno di tesori e ben illustra l’amore per l’arte dei coniugi collezioni­sti, come spiega Fernando Mazzocca, direttore artistico della Fondazione Bano. Visitandol­a si ha proprio la sensazione di entrare nell’intimità della loro vita domestica. Che fu attorniata da opere d’arte di inestimabi­le valore.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Capolavori
Eugène Boudin «Ingresso al porto di Le Havre (Entrance of the Port of Le Havre)» (1988)
Nella foto piccola, l’allestimen­to della mostra a Palazzo Zabarella A destra, in alto: Paul Cézanne «Victor Chocquet» (ca. 1877)
Capolavori Eugène Boudin «Ingresso al porto di Le Havre (Entrance of the Port of Le Havre)» (1988) Nella foto piccola, l’allestimen­to della mostra a Palazzo Zabarella A destra, in alto: Paul Cézanne «Victor Chocquet» (ca. 1877)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy