Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Svizzero scarcerato ma la procura non si ferma
Il broker ai domiciliari. Accertamenti in corso sui movimenti di denaro della madre e della sorella
Il tribunale del Riesame ha disposto la scarcerazione di Nicolò Svizzero, il padovano arrestato dalla Guardia di Finanza per truffa, abusivismo finanziario e tentata estorsione nei confronti di una donna cui doveva del denaro. Svizzero, 41 anni, esponente di una nota famiglia padovana (la mamma è Diana Morellato), attenderà gli sviluppi dell’inchiesta nell’abitazione dei suoi genitori, agli arresti domiciliari. Già, perché le accuse mosse nell’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip Margherita Brunello su richiesta del pm Marco Brusegan, non sono che una parte delle indagini che verranno completate con nuovi accertamenti, attività che sono già in corso. Anche perché ora è necessario scoprire che fine hanno fatto i 30 milioni affidati al broker da alcuni facoltosi imprenditori padovani. Per Svizzero si è parlato di una sorta di «schema Ponzi», ovvero del più classico sistema truffaldino in finanza che si alimenta con un vorticoso passaggio di soldi da un cliente all’altro.
Difeso dall’avvocato Fabio Crea, l’uomo è accusato di aver usato triangolazioni di denaro a Singapore, Dubai e Svizzera e non è escluso che una buona parte del gruzzolo si trovi anche negli Usa. Ora i militari del Nucleo Tributario della Guardia di Finanza di Padova guidati dal colonnello Vittorio Palmese attendono la formalizzazione delle rogatorie delle banche straniere scoprire i movimenti nei conti esteri. Dalle indagini è però emerso che anche la mamma e la sorella di Svizzero, Diana e Giulia, potrebbero avere un ruolo nelle indagini. Stando a quanto emerge dalle carte infatti le due donne avrebbero ricevuto da lui sostanziosi bonifici, 65 mila euro la madre e 40 mila euro la sorella, entrambi partiti dal conto di Svizzero nella filiale di Banca Intesa in Prato della Valle. Diana Morellato, inoltre, sarebbe stata presente anche ad uno dei tentativi, messi in atto da parte di Svizzero, di far tacere le pretese delle titolari di un’agenzia di viaggi che aveva anticipato al padovano una cifra che supera i 200 mila euro. Sui movimenti dei conti delle due donne si concentrerà ora la Finanza. Intanto ad aggravare la posizione di Svizzero anche un tentativo di estorsione nei confronti di una creditrice, destinataria della minaccia di diffondere le sue foto osè.