Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ippodromo e hotel delle Padovanell­e nessuna offerta all’asta giudiziari­a

Fondazione Breda, venduta solo una casa. Tra un mese nuovo tentativo

- D.D’A.

L’unico bene che ha trovato un compratore, al prezzo di 128 mila euro, è una piccola abitazione singola all’angolo tra via Reni e via Bolis, a due passi dall’interspar di Pontevigod­arzere. Mentre tutto il resto dell’immenso patrimonio della Fondazione Breda, sciolta e messa in liquidazio­ne dalla Regione a gennaio dell’anno scorso, è rimasto invenduto. A cominciare dallo storico ippodromo delle Padovanell­e e dall’omonimo hotel-ristorante. L’asta giudiziari­a di ieri, promossa dal tribunale poco più di un mese e mezzo fa tramite un’ordinanza firmata dal giudice Micol Sabino, è infatti andata deserta. E così, già nell’arco delle prossime tre-quattro settimane, sarà fatto un nuovo tentativo, riducendo del 20% l’offerta minima da presentare per provare ad accaparrar­si qualcuno degli immobili dell’ex Ipab di Ponte di Brenta. Un ente, quello di cui stiamo parlando, dichiarato appunto decotto dall’assessore regionale al Sociale, Manuela Lanzarin, in cima a un decennio di grandi difficoltà economiche, cominciate nel 2008 con un improvviso crac finanziari­o di quasi 30 milioni di euro e poi proseguite di pari passo con lo scandalo giudiziari­o che ha travolto gli amministra­tori dell’epoca.

Ma adesso, in attesa della prossima asta (il notaio delegato alla pratica è Emanuela Carrucciu), la preoccupaz­ione maggiore è legata al futuro dell’ippodromo delle Padovanell­e, uno dei più antichi e prestigios­i d’italia, inaugurato addirittur­a nel 1901 e ora gestito dalla famiglia Coppiello senza troppe fortune, come purtroppo sta accadendo un po’ a tutti gli impianti del genere in Italia: o sono chiusi o funzionano a regime ridotto.

Tra circa un mese la struttura verrà rimessa in vendita al prezzo di poco più di sei milioni e 700 mila euro. Ma pure a questa cifra, a meno d’improbabil­i sorprese, sarà impossibil­e trovare un acquirente. E il rischio è che in un domani non troppo lontano, complice non solo la crisi dell’ippica e delle relative scommesse, nessuno sia più interessat­o a farsi carico di un impianto che, tra pista, scuderie, tribune e uffici, occupa una superficie totale di oltre 140 mila metri quadri. Inoltre, più o meno lo stesso discorso si potrebbe fare anche per l’hotel-ristorante che si trova lì a fianco, chiuso e in preda al degrado ormai da undici anni. Il complesso, formato da 40 camere doppie con bagno, due piscine (di cui una coperta), un campo da tennis, giardino e centro congressi, verrà difatti nuovamente messo all’asta al prezzo di circa due milioni e 400 mila euro. Ma chi se la sentirà di investire una cifra del genere in una zona di Padova che si trova in completo stato di abbandono?

 ??  ?? Pista storica L’arrivo di una corsa di trotto alle Padovanell­e, impianto inaugurato nel 1901
Pista storica L’arrivo di una corsa di trotto alle Padovanell­e, impianto inaugurato nel 1901

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