Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il Citta soffre ma batte il Livorno Proia entra, segna ed è espulso
Gol nel finale, prodezze di Paleari: i granata riagganciano la zona playoff
Inutile negarlo, le assenze pesano. Perché l’attacco del Cittadella orfano contemporaneamente di Diaw, De Marchi e Vrioni non punge, ma allo stesso tempo le risorse a disposizione di Roberto Venturato non finiscono mai.
Come Federico Proia, uno che nel sangue ha sia l’inserimento sia il colpo di testa. E a dieci minuti dalla fine, quando sembra evidente l’assenza di chi la possa buttare dentro, ecco spuntare nel gruppone la zuccata vincente dell’uomo del Tuesday Night cittadellese sul calcio d’angolo di Benedetti. Rete pesantissima, seguita da un’autentica sciocchezza del man of the match che, già ammonito, si toglie la maglia per esultare e costringe l’arbitro ad applicare il regolamento. Altro cartellino giallo e rosso che arriva di conseguenza. Per Venturato sono una quindicina di minuti d’inferno perché, in piena emergenza e con un uomo in meno, il Livorno si butta avanti alla ricerca disperata del pari. Ma a questo punto arriva un’altra risorsa a respingere ogni assalto. Alberto Paleari compie due autentiche prodezze. Una prima del vantaggio su Braken, una seconda nel finale, quando l’1-1 sembra cosa fatta su Porcino al 92’. Un intervento strepitoso, quello compiuto in pieno recupero, che completa così l’opera regalando tre punti di platino ai granata. Che dimenticano alla svelta il ko col Cosenza e pure il pari di Pordenone che non aveva incantato: «Il Livorno è un’ottima squadra – esulta nel finale di gara Davide Adorni ai microfoni di DAZN - non riuscivamo a buttarla dentro. Penso che oggi in una condizione particolare abbiamo fatto una grande partita e questi tre punti siano meritati. Continuiamo così, perché alla fine il lavoro fa la differenza e i frutti si vedono strada facendo. Adesso domenica avremo il Frosinone e sarà importante recuperare le energie».
Alla resa dei conti, la differenza la fa il cinismo granata, oltre che la forza di volontà che spesso e volentieri accompagna questi appuntamenti. Più difficile è la situazione, più il gruppo trova al proprio interno le risorse per colpire. Partita complessa da leggere, bloccata nel primo tempo, decisamente più gradevole nella ripresa, quando il Cittadella esce dal guscio e pure il Livorno molla gli ormeggi. Sul taccuino c’è di tutto e ancora una volta Roberto Venturato la vince con i cambi. Quello decisivo è Proia per Branca: fuori un giocatore irriconoscibile e dentro la croce e la delizia di un allenatore che continua a pungolarlo. Cartellino giallo, gol, cartellino rosso.
Vizi e virtù che si incrociano in un mix che ha però un risultato assai gradito. Uno a zero servito, troppa grazia nel momento di difficoltà massima. Ora il Frosinone, ma a pensarci bene il Cittadella passa nel modo migliore una strettoia difficilissima. Semaforo verde, ora più che mai.