Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Bancarotta ed evasione fiscale, tre nei guai
Corbola: condanna a imprenditore e prestanome, a giudizio l’ex moglie
Nel settembre 2018 la Tenenza di Occhiobello della Guardia di Finanza aveva eseguito il sequestro preventivo — ancora in corso — da 1,5 milioni di euro dei beni e delle quote sociali di «Intimo Service Srl», un’azienda tessile a Corbola nata dalle ceneri di un fallimento.
Ieri comparsi davanti al giudice per le udienze preliminari i tre nei guai per bancarotta fraudolenta, sia per distrazione che documentale e per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Il titolare della «Intimo Service Srl», Mauro Stoppa di Corbola, ha chiuso con rito abbreviato a tre anni e 8 mesi. L’ex moglie Raika Freguglia rinviata a giudizio. Due anni di condanna (con pena sospesa) in abbreviato invece per la romena Ionela Toma, considerata la prestanome della «Intimo Srl» di Fiesso fallita nel gennaio 2016 e collegata alla ditta di Corbola.
Le indagini partirono dal fallimento della ditta di Fiesso perché il patrimonio aziendale era stato trasferito alla nuova Srl di Corbola, la «Intimo Service». Una scissione societaria che, per l’accusa, era stata architettata solo per eludere il pagamento dei debiti maturati dalla società originaria di Fiesso poi intestata alla prestanome.
Intanto la Squadra Mobile rodigina ha notificato a un romeno 43enne residente a Rovigo l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla convivente.
L’uomo avrebbe picchiato la compagna, 36enne, rompendole a pugni la mascella e procurandole lesioni guaribili in 41 giorni. Già nel 2018 il romeno fu indagato per maltrattamenti alla compagna.
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