Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Samira, ricerche ferme E non s’indaga per sequestro
Giallo di Stanghella, il sindaco: «Crescono i timori»
Dalla Procura di Rovigo arriva la smentita che ci sia un fascicolo aperto dal pm Francesco D’abrosca per il reato di sequestro di persona sul caso di Samira El Attar, 43enne marocchina residente a Stanghella scomparsa da dodici giorni. Dopo aver accompagnato la figlia di quattro anni a scuola è sparita. I carabinieri del Ris di Parma sono stati chiamati a Stanghella per trovare eventuali nuovi elementi e non per corroborare particolari evidenze investigative. La piccola traccia biologica ritrovata nel cortile dell’abitazione della coppia marocchina è ancora da analizzare. Per la procura rodigina potrebbe anche non essere sangue, ed il consorte della scomparsa ha degli animali in casa. Se fosse sangue, quindi, potrebbe anche non essere umano. Il marito al momento non è indagato.
«In paese c’è ansia e preoccupazione per Samira – riferisce il sindaco Sandro Moscardi – Per noi è una situazione nuova, non l’abbiamo mai affrontata prima e siamo sconvolti. Fino a domenica scorsa la protezione civile ha partecipato alle ricerche sotto la direzione dei carabinieri ma al momento sono interrotte, sempre su ordine delle autorità. Restiamo a disposizione per qualsiasi cosa. Speriamo tutti che si risolva al meglio e il prima possibile, soprattutto per la bambina che ha bisogno della sua mamma». Un giallo, anzi un rebus: tutte le ipotesi sembrano inverosimili. Non risultano prelievi dal conto quindi è poco probabile che si sia allontanata volontariamente, lasciando per di più la sua bimba malata, che adora. Non ci sono al momento elementi per pensare a un omicidio. Anche sul suicidio c’è più di un dubbio. E una disgrazia? Forse, ma non si capisce perché è sparita anche la bici della donna. (si.mo.-a.a.)