Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Un sindaco di Fdi, ma non sarò io»
Gardini: abbiamo le carte in regola per esprimere un candidato
«Credo che il nostro partito abbia tutte le carte in regola per esprimere un proprio candidato sindaco alle elezioni cittadine del 2022. Ma quel candidato sindaco non sarò io». Elisabetta Gardini, coordinatrice padovana di Fratelli d’italia, scalda così i motori in vista non solo delle regionali della prossima primavera, ma anche appunto delle amministrative in programma due anni più tardi. E lo fa, con a fianco i due consiglieri comunali Elena Cappellini ed Enrico Turrin, lanciando una «fitta campagna d’ascolto in tutti i quartieri della città», la cui prima tappa sarà alla Sacra Famiglia giovedì 14 novembre. «Il 10,4% che il nostro partito ha raggiunto domenica scorsa alle regionali dell’umbria - sostiene Gardini - può tranquillamente essere replicato sia in Veneto che a Padova. A patto però che, incontrando i cittadini, non si parli soltanto di immigrazione e di sicurezza, ma pure di sociale, lavoro e cultura». E se alle amministrative del 2022 l’avversario fosse di nuovo il sindaco in carica Sergio Giordani? «La sfida non ci spaventa. Soprattutto se, come spero e credo, l’affronteremo tutti assieme. Cioè con un centrodestra forte e compatto. E poi - sorride Gardini - se Giordani ama Padova, io la amo ancora di più». Nessun problema, infine, con l’ex primo cittadino Massimo Bitonci. E tantomeno con la Lega: «Essere alleati non significa non essere in competizione. Funziona così, in particolare a livello locale. Ma, ripeto, l’obiettivo di tutti – scandisce l’ex europarlamentare di Forza Italia – dev’essere quello di costruire un centrodestra forte e compatto. Perché la nostra città merita molto di più del poco che vediamo ormai da due anni e mezzo». La corsa di Fratelli d’italia, insomma, è lanciata. E ne fa parte anche l’ex assessore bitonciana al Sociale, Alessandra Brunetti, sostenitrice però di Giordani alle ultime amministrative. (d.d’a.)