Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il mercato delle bibite: Nestlè pronta a cedere i marchi Vera e Beltè
La multinazionale svizzera Nestlè è sul punto di cedere i marchi Acqua Vera e Beltè, prodotti principalmente nello stabilimento padovano di San Giorgio in Bosco, e le organizzazioni sindacali convocano il coordinamento nazionale del Gruppo San Pellegrino, che appartiene al colosso alimentare svizzero, per il 5 novembre a Milano.
«Indiscrezioni in questo senso circolavano da alcuni giorni – spiega Gilberto Baratto, segretario della Fai Cisl – e adesso che si fanno più concrete è necessario comprendere al più presto quali siano le intenzioni di Nestlè». Tutto ciò tenendo presente che Acqua Vera non viene imbottigliata soltanto nell’originario stabilimento padovano, che oggi impiega 170 dipendenti, ma anche a Ferentino (Frosinone) e a Santa Rosalia (Agrigento), nei cui impianti operano altri 60 addetti. Allo stesso modo occorre ricordare che a San Giorgio in Bosco sono attive due linee per la produzione di bibite in lattina San Pellegrino e che l’eventuale cessione di tutti i macchinari non potrà, dunque, non avere ricadute anche su questo asset. Fra i potenziali acquirenti, gli osservatori indicano gruppi come Acqua Lete o Sorgenti Italiane (Goccia di Carnia e Pejo). Acqua Vera e Beltè, infatti, sembrano più alla portata di gruppi industriali, dato che la cessione non prevede reti di distribuzione e di vendita.
Fra le acque minerali del Gruppo San Pellegrino, Acqua Vera è quella di fascia inferiore e alla quale sono collegati i margini più ristretti. Nel segmento medio rientra il marchio Levissima mentre Acqua Panna e San Pellegrino sono le etichette top. L’uscita attesa per Acqua Vera, dunque, è in sintonia con percorsi di semplificazione di Nestlè in atto da alcuni anni e relativi essenzialmente ai marchi italiani. Nel 2016 era stata ceduto il marchio di caramelle Rossana mentre l’anno successivo i loghi La Valle Degli Orti, Mare Fresco e Surgela erano finiti nel portafoglio della tedesca Frosta. Il 5 novembre, San Pellegrino riferirà probabilmente alle organizzazioni sindacali l’andamento dettagliato di ciascuno dei brand detenuti.