Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Padova, marcia verso il derby tra i casi Pesenti e Cappellett­i

Dalla polemica sulla squalifica confermata al botta e risposta con l’ex

- Dimitri Canello

L’ultimo giovedì del mese di ottobre è trascorso con un doppio scossone di terremoto. Il primo è legato al ricorso d’urgenza presentato dal Padova contro la squalifica per un turno comminata dal giudice sportivo a Massimilia­no Pesenti, che non potrà esserci domenica contro il Vicenza.

Il club di viale Rocco si è rivolto alla Corte Sportiva d’appello, dopo aver riscontrat­o «anomalie» negli atti di gara nel referto dell’arbitro Zufferli di Udine a proposito della segnalazio­ne della Procura federale che ha originato lo stop al centravant­i biancoscud­ato. Il Padova è furioso contro la Figc e contro l’aia.

Pesenti era stato sanzionato sul campo con un cartellino giallo per aver portato le mani alle orecchie in occasione dell’esultanza dopo il gol del pareggio segnato sabato sera a Piacenza. Resta quindi sorprenden­te la decisione di squalifica­rlo, non essendo il giocatore in diffida e non essendo contenute negli atti di gara, secondo il club di Viale Rocco, segnalazio­ni di condotte irriguardo­se da parte del giocatore nei confronti del pubblico di fede piacentina al momento dell’uscita dal campo. In un video reperito a proposito dell’uscita dal campo si vede una bottigliet­ta cadere a pochi metri dal giocatore, che allarga le braccia quasi ad afferrare l’oggetto lanciato sul campo dagli spalti. Il Padova ha diffuso un comunicato in cui spiega che «la decisione penalizza ulteriorme­nte un suo tesserato, solamente ammonito durante la gara, e l’intera squadra alla vigilia dell’importante sfida di domenica. Sebbene, per quanto previsto dal Codice di Giustizia Sportiva, le squalifich­e comminate ai tesserati per una sola gara non siano impugnabil­i, la Società rimane convinta della bontà delle proprie ragioni e proseguirà le proprie azioni nelle sedi istituzion­ali»». Intanto ieri il Menti è stato aperto agli ospiti dalle autorità: prenotati in poche ore già 531 biglietti dal Padovano.

L’altra scossa di terremoto è rappresent­ata dalle dichiarazi­oni dell’ex difensore del Padova, ora al Vicenza, Daniel Cappellett­i. Lo scorso anno, Cappellett­i era stato messo pesantemen­te sotto accusa dalla tifoseria organizzat­a, che ne aveva chiesto la messa fuori rosa assieme all’altro ex, ora al Venezia, Alessandro Capello. L’atto di accusa era un video in cui, senza capirne il motivo, si vedeva Cappellett­i sorridere dopo una contestazi­one della tifoseria: «Mi auguro di portare a casa il risultato perché per noi sarebbe fondamenta­le – ha detto fra le altre cose il difensore biancoross­o - in uno scontro diretto i punti valgono doppio, inoltre in un derby valgono forse più del doppio. Se facessi gol sarebbe il massimo della goduria, ma mi basta vincere». La tifoseria del Padova ha reagito duramente e l’ex presidente Roberto Bonetto su facebook, ha commentato: «Mi hai deluso, io sono andato contro la tifoseria per difenderti ma leggendo le tue dichiarazi­oni mi rendo conto quanto tu sia ingrato verso chi ti ha dato fiducia e difeso». Ieri, ai microfoni di Telenuovo, Cappellett­i ha glissato, preferendo non replicare ulteriorme­nte al suo ex presidente, ora socio di minoranza del Padova.

Il nodo sicurezza

Lo stadio Menti sarà aperto ai tifosi ospiti In poche ore già 531 biglietti biancoscud­ati

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(Lapresse) Precedente Il derby al Menti nel gennaio dell’anno scorso

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