Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Di Carlo: «C’è adrenalina» Vicenza, la miglior difesa per tentare la gran fuga

- Lorenzo Fabiano

«C’è adrenalina positiva. I ragazzi hanno le giuste motivazion­i e non vedono l’ora di giocare questa partita: una sfida che tutti noi vorremmo sempre giocare. Bisogna trasferire in campo la tensione in modo positivo, sarà una bella battaglia tra due squadre di alta classifica». È carico Mimmo Di Carlo alla vigilia del derby. E del resto, vista la posta in gioco, con due squadre divise da un punto a contenders­i la vetta della classifica, non potrebbe essere altrimenti. Il Vicenza arriva all’appuntamen­to con il vento in poppa di tre vittorie consecutiv­e che hanno fruttato il sorpasso sui vicini di casa, che dopo le due sconfitte patite contro Ravenna e Triestina, hanno ritrovato il successo in casa con la Samb e sono reduci dal pari acciuffato a Piacenza.

La miglior difesa del girone, quella di Di Carlo, contro il miglior attacco: oltre al fascino del campanile, gli ingredient­i per lo spettacolo stanno nei numeri: «Arriviamo a questa sfida con tre vittorie alle spalle, e il nostro obiettivo è dare continuità a questi risultati. Bisogna avere gran rispetto e attenzione, ma con il coraggio di aggredire e imprimere ritmi alti. Stiamo bene, sappiamo che dovremo mettere in campo tutte le nostre qualità e io sono molto fiducioso». Capitolo formazione: «Abbiamo tante soluzioni, i nostri titolari sono tanti. Vandeputte? Potrebbe

essere un’idea schierarlo sia trequartis­ta sia come centrocamp­ista di destra dove c’è Baraye e nell’uno contro uno potrebbe sfruttare quella corsia per infilarsi. Marotta gioca e dovrò scegliere il suo compagno. Abbiamo poi cinque cambi: l’importante è non pensare da singoli ma da squadra».

Se potesse, in campo a ringhiare come ai bei tempi, lui ci andrebbe di corsa. «Fondamenta­le curare il dettaglio, dobbiamo essere noi ad andare a prenderci i dettagli e il pizzico di fortuna per vincere. Oggi la squadra è pronta per fare questo, ha acquisito sicurezza e consapevol­ezza. In partite come questa servono mente lucida e cuore caldo». La chiusura la riserva al pubblico: «Sarà una bolgia. Noi dobbiamo darcele di santa ragione sul campo, ma alla fine ci daremo la mano e ci daremo appuntamen­to alla partita di ritorno. Il nostro pubblico è maturo. Sarà uno spettacolo». Il derby delle parole è finito, palla al centro.

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Capitano Stefano Giacomelli, classe 1990, leader del Vicenza

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