Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Aggredisce manager disabile Denunciato
Il titolare si scusa. Il sindaco: basta con questi episodi
Il caso è scoppiato a Padova. Il manager Giorgio Novello è stato aggredito dopo una lite in un bar in centro. Il titolare si è scusato, e l’aggressore è stato denunciato. Il sindaco: «Basta con questi episodi».
Il giorno dopo è anche peggio. Il punto è che Giorgio Novello è un Signore con la «S» maiuscola e per ogni «bordata» (sacrosanta) che tira, poi aggiusta il tiro dicendo che al di là delle offese subite a causa della sua disabilità, «Padova è e resta una città straordinaria». Lo pensa veramente, ma l’aggressione verbale e fisica nella centralissima piazza dei Frutti sono una macchia che non si cancella nemmeno con la denuncia per lesioni aggravate già partita all’indirizzo del suo aggressore. «Sono tre volte che torno a Padova con il mio scooter, e per tre volte sono stato offeso e discriminato, in questa città, che è la mia città», per cui non si tratta di un caso isolato, potremmo definirla più precisamente ignoranza e arroganza diffusa.
Riavvolgiamo il nastro. Sabato scorso Giorgio Novello, ingegnere che ha fondato una società che manda razzi nello spazio, la Avio srl, era in centro a Padova insieme al suo amico giornalista Pietro Casetta. I due erano al bar «Caffè Patavino», che si affaccia in Piazza dei Frutti, quando, mentre fa per uscire, Novello sente la voce in lontananza di qualcuno che inveisce contro di lui e il suo miniscooter. Novello, malato di Sla, si muove con un mezzo studiato per le persone che non riescono a camminare e giustamente ritiene che questa sua difficoltà non possa impedirgli di bere un caffè con un amico. L’omuncolo invece trova qualcosa da ridire perché quello scooterino tra i piedi a lui non va, ingombra, «intriga», come si dice da queste parti, per cui inizia a insultare Novello lanciandogli contro una serie di invettive. Novello, attingendo alla sua infinita riserva di intelligenza, risponde a tono, deciso a non lasciar correre, soprattutto quando l’altro gli urla «i mongoletti hanno sempre ragione…». Lo scambio di battute però disturba Filippo, il giovane titolare del locale, che invita entrambi ad uscire a portar fuori le loro «ragioni», come se la ragione, in questo caso, stesse nel mezzo. Fuori però la lite non si esaurisce e l’omuncolo prende Novello per il bavero e gli stringe le mani al collo. Per fortuna Casetta lo ferma, l’altro se ne va, arrivano una carabiniera e una poliziotta e l’aggressore, L.V., assicuratore 45enne noto in città, viene presto individuato e denunciato dai carabinieri. «Certamente un personaggio così mi fa rabbia – sottolinea Novello - ma mi lasci dire che anche il comportamento del barista è stato scioccante, in una situazione come quella non è che ci si può appellare alla “neutralità” e poi sono atterrito dall’indifferenza di chi ha sentito e non ha detto niente, per evitare che queste cose accadano è necessario metterci la faccia e denunciare, senza timore».
«Mi dispiace per quello che è successo – ribatte Filippo il titolare – io non ho sentito il contenuto della discussione, ho sentito solo due persone che urlavano, avevo il locale pieno e li ho invitati ad uscire». Per il bar «Caffè Patavino» non è certo una bella pubblicità, e nemmeno per Padova e i suoi «gran dottori». Tuttavia è lo stesso Novello a gettare acqua sul fuoco: «Padova è attrezzatissima per le disabilità, io mi muovo tranquillamente all’università, sono andato con il mio scooter dai carabinieri partendo dal centro storico facendo solo piste ciclabili – spiega – i padovani devono essere orgogliosi della loro amministrazione». Sconcertato dal comportamento dell’omuncolo, del barista e degli indifferenti, anche il sindaco Sergio Giordani: «Ho chiamato il signor Novello e mi sono scusato, Padova non è questa e avevo quindi il dovere di farlo verso di lui ma anche verso i padovani. Certi episodi non vogliamo più vederli e c’è sicuramente ancora tanta strada da fare assieme per abbattere muri e costruire rispetto» ha detto il sindaco.
L’assicuratore denunciato, che ha uno studio nella centralissima piazza De Gasperi, raggiunto dai cronisti si è limitato a dire «il mio avvocato mi ha consigliato di non parlare perché c’è un’inchiesta in corso». Certo non servirà attendere la decisione del giudice per farsi un’idea dell’accaduto.
Giorgio Novello
Sono tre volte che torno a Padova con il mio scooter, e per tre volte sono stato offeso