Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Studenti armati di spazzoloni per salvare scuola e biblioteca
Il passaparola su Whatsapp dice che la scuola è allagata, chiusa finché l’emergenza non sarà finita. Ma gli studenti del liceo artistico «Guggenheim» di Venezia non vogliono sentirsi impotenti di fronte alla calamità: una ventina di loro si sono dati appuntamento e, indossando guanti e brandendo spazzoloni, sono corsi nella sede centrale in campo dei Carmini. Insieme a docenti, volontari e universitari - ma anche al «grande bidello» Gaetano Scardicchio, in arte Sir Oliver Skardy hanno messo in piedi una squadra per fronteggiare l’acqua stagnante. «Mi dava fastidio non poter fare nulla – racconta Filippo Fornasier, al quinto anno – così in mattinata abbiamo svuotato tutta l’aula magna dall’acqua accumulata. Ora dovremmo lavare i pavimenti con l’acqua dolce, ma ci aspetta un’altra marea eccezionale». Nonostante le previsioni odierne, i ragazzi si dicono pronti a tornare: i pavimenti di pietra d’istria e pietra rossa di Verona sono porosi, se restano troppo a lungo a contatto con l’acqua salata rischiano di rovinarsi. «Ha raggiunto i 20 centimetri - aggiunge Niccolò Saccarola, anche lui del quinto anno e volontario della protezione civile - stiamo limitando i danni tra problemi elettrici e oggetti caduti. Alcuni dei nostri lavori però sono andati distrutti».
Dal liceo classico Marco Foscarini, invece, gli aiuti vanno in trasferta: gli studenti ieri erano nelle sale della biblioteca Querini Stampalia - tradizionalmente molto amata dai ragazzi della scuola di fondamenta Santa Caterina - e aiutavano ad asciugare documenti e libri finiti sotto acqua. A parte le miscellanee dell’ottocento, per cui serve l’intervento degli specialisti bolognesi che le congeleranno, la Fondazione ha perso a mollo 450 metri di volumi vari. C’è tanto da fare... (C.GA. Gi.co.)