Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Delta, attese nuove mareggiate
Il prefetto vieta l’accesso al litorale. I pescatori: «Danni a 5 milioni di euro» Rimozione a tappe forzate di macerie, imbarcazioni e attrezzature distrutte
A tre giorni dalla terribile mareggiata che ha messo in ginocchio i pescatori del Delta Del Po, a Porto Tolle nella Sacca di Scardovari è una corsa contro il tempo per per rimuovere macerie e imbarcazioni e attrezzature danneggiate. Per stamattina attesa un’altra tempesta di forte vento e pioggia simile a quella nella notte tra martedì e mercoledì. A dare l’allarme e il divieto di recarsi da oggi a domenica sul litorale rodigino è stato nel tardo pomeriggio di ieri il prefetto di Rovigo, Maddalena De Luca.
«In vista una nuova ondata di maltempo — ha spiegato il Prefetto, a margine di un tavolo di coordinamento con amministrazioni coinvolte, forze dell’ordine e Protezione Civile — Torna la mareggiata che insieme a venti di scirocco molto forti colpirà di nuovo il Delta. La popolazione non vada sul litorale». Sono previste due grosse mareggiate. Una molto intensa, la peggiore tra le due, dovrebbe arrivare questa mattina. Poi domani pomeriggio una seconda di minore intensità, ma più prolungata, che durerà fino a domenica.
I pescatori del Consorzio ieri hanno lavorato intensamente per mettere in sicurezza le macerie delle 50 su 68 totali cavane distrutte dal vento e dall’acqua. «Stiamo cercando di fare il possibile. La pesca è ancora bloccata. Non riusciamo neanche a salire in barca — ha spiegato Luigino Marchesini, presidente del Consorzio — Oltre alle cavane distrutti buona parte dei pontili. Molti pescatori hanno perso tutto, cavane e attrezzature per la pesca. Per ripartire ci vogliono 5 milioni di euro, come minimo».
Roberto Pizzoli, sindaco di Porto Tolle a breve comunicherà l’iban bancario per la raccolta fondi di emergenza che il Comune ha deciso di lanciare per aiutare il settore ittico a ripartire. «Ho anche indetto per il 20 novembre un consiglio comunale monotematico aperto a tutti sul tema» ha precisato Pizzoli.
Oggi alle 16 nella Sacca di Scardovari, alla sede del Consorzio dei vongolari è atteso il ministro per i rapporti con il Parlamento, il veneto e bellunese Federico D’incà. Il presidente della Regione, Luca Zaia ha rassicurato i polesani sulla «situazione drammatica che ha devastato il Delta del Po. Sarò al loro fianco».
Ma non sono tardati gli attacchi al governatore del Veneto
da parte del consigliere regionale Graziano Azzalin e del segretario provinciale del Pd, Giuseppe Traniello Gradassi. «La solidarietà va fatta in concreto, con risorse, non bastano le parole — tuonano i dem — Degli slogan, la popolazione del Delta e in particolare i pescatori sono stufi».
Continuano numerose le manifestazioni di solidarietà e le iniziative a favore della sensibilizzazione della popolazione sui cambiamenti climatici. Come quella della Rete studenti medi di Rovigo che, oggi nel capoluogo polesano, alle 16 in Piazza Matteotti, ha organizzato un presidio «Per dire che il Polesine ha l’acqua alla gola e se non interveniamo subito non ci sarà un futuro». Solidarietà anche dalla Diocesi di Adria e Rovigo che si è unita «all’appello del Patriarca Moraglia affinché le autorità competenti intervengano».
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