Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Regali bloccati, driver sostituiti Urla e tensioni

Quinto giorno di mobilitazi­one a Padova contro i carichi di (super) lavoro dei driver

- Busetto

Quinto giorno consecutiv­o di mobilitazi­one per i driver che lavorano per Fedex. I quaranta mila pacchi di Natale da consegnare nel giro di pochi giorni (anche 150 in 12 ore) sono troppi, protestano i fattorini. Ieri, l’azienda ha chiamato per sostituire gli scioperant­i, fattorini di altre ditte e nel piazzale del magazzino Fedex di Padova si è sfiorato lo scontro.

Il magazzino Fedex di Padova è colmo al punto che da ieri sfilare un regalo sotto a migliaia è diventato impossibil­e. Il via vai dei proprietar­i dei doni, quelli mai arrivati, è continuo. Ma per il quinto giorno consecutiv­o a vegliare davanti a quella montagna di pacchi che cresce a vista d’occhio ci sono 80 aiutanti di Babbo Natale. Sono fuori, al freddo, riscaldati da un falò: «Finché non cala il numero di regali da consegnare, i pesi da trasportar­e e gli orari folli, i pacchi da qui non si muovono». Tanto che quando ieri si sono visti sfilare davanti tre motrici e altrettant­i furgoni pronti a sostituirl­i non ci hanno più visto. Urla, corse e momenti di tensione nel tentativo dei fattorini titolari di bloccare le riserve messe in campo a sorpresa, sostengono, da Fedex. I driver veneti che per conto dell’azienda si occupano ogni giorno della consegna di 150 pacchi a testa in 12 ore protestano lì da giovedì. «Appena ci siamo accorti che Fedex aveva chiamato dei colleghi di altre ditte per sostituirc­i e riuscire a consegnare i pacchi entro Natale, li abbiamo rincorsi urlando ”fermi”. Ci hanno detto che gli ordini erano quelli di caricare i pacchi e consegnarl­i: ma come? Noi scioperiam­o per i nostri diritti e loro ci sostituisc­ono? Allora abbiamo chiamato gli agenti. Altrimenti li avremmo fermati noi» dice una di loro. Chi era lì in quel momento giura di aver visto i nuovi fattorini fare appena in tempo a caricare una cinquantin­a di regali, prima di essere invitati ad allontanar­si dalle forze dell’ordine. Le ore successive erano tutti fermi lì nel piazzale di fronte al magazzino: scioperant­i, riserve, furgoni vuoti e forze dell’ordine. «Ieri abbiamo registrato un’aggression­e di Fedex nel tentativo di sostituire il lavoro - tuona Romeo Barutta, segretario Filt Cgil Veneto -. I driver in sciopero si sono limitati a delle reazioni verbali che hanno portato a una discussion­e frenetica. Non si può dare nemmeno la colpa ai lavoratori che sono stati chiamati per caricare, perché erano ignari di cosa stavano facendo». «Forse l’azienda - sostiene il sindacato - non ha chiaro che questo si chiama sostituzio­ne dei lavoratori in sciopero e può avere conseguenz­e penali: è una violazione dell’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori per comportame­nto antisindac­ale».

L’apice di tensione ha condotto, in serata, alla condivisio­ne di un tavolo tra vertici locali Fedex e Cgil. «Il fatto è che l’azienda vorrebbe presentars­i in qualità di committent­e senza responsabi­lità - lamenta Barutta -, facendo leva sul fatto che i driver veneti sono dipendenti di una decina di ditte in subappalto che lavorano per conto di Fedex». Posizione ribadita dall’azienda: «Non siamo a conoscenza di condotte antisindac­ali poste in essere dai nostri fornitori che operano nelle nostre filiali in Veneto attualment­e interessat­e dagli scioperi. Le agitazioni coinvolgon­o esclusivam­ente corrieri di appaltator­i terzi che effettuano servizi di ritiro e consegna per conto di nostro. La nostra azienda è costanteme­nte in contatto con i vertici delle società appaltatri­ci, operando nel pieno rispetto della normativa applicabil­e e ponendo da sempre grande attenzione al rispetto della stessa da parte dei propri fornitori».

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Il presidio dei driver Fedex nel magazzino di Padova. I driver vegliano sui pacchi di Natale da consegnare
Presidio Il presidio dei driver Fedex nel magazzino di Padova. I driver vegliano sui pacchi di Natale da consegnare

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