Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Tasse, l’addizionale Irpef non aumenta
Maratona di bilancio in Comune, il sindaco disinnesca la proposta di Coalizione
Il sindaco Sergio Giordani è riuscito a «disinnescare» l’ala più a sinistra della sua maggioranza. Ieri infatti, nell’aula di Palazzo Moroni, durante la maratona (fino a notte fonda) per il bilancio di previsione 2020, il gruppo di Coalizione Civica ha scelto di ritirare l’emendamento che domandava di aumentare l’addizionale Irpef dallo 0,7% allo 0,8%. Questo dopo l’intervento di Giordani, che ha promesso risorse in più con il recupero dall’evasione fiscale.
Pure stavolta, com’era nell’aria già da qualche giorno, il sindaco Sergio Giordani è riuscito a «disinnescare» l’ala più a sinistra della sua maggioranza. Ieri infatti, nell’aula di Palazzo Moroni, durante il dibattito sul bilancio di previsione 2020, cominciato alle cinque del pomeriggio e protrattosi fino a notte fonda, il gruppo di Coalizione Civica ha scelto di ritirare l’emendamento che domandava di aumentare l’addizionale Irpef dallo 0,7% allo 0,8% con l’obiettivo di incassare circa tre milioni e mezzo di euro in più, rispetto agli oltre 24,5 previsti, per finanziare in primis il sociale, il trasporto pubblico e la «rigenerazione» delle periferie. Una scelta, quella del movimento arancione, dettata dalle parole pronunciate proprio dal sindaco all’inizio della seduta, che hanno evidentemente convinto il capogruppo Nicola Rampazzo e i suoi quattro colleghi. «Comprendo le ragioni degli amici di Coalizione Civica. Ma sono certo - ha scandito Giordani - che riusciremo a recuperare le stesse risorse da loro stimate, forse anche qualcosa di più, potenziando la lotta all’evasione fiscale piuttosto che gravando ancora di più sulle tasche dei pensionati, dei lavoratori dipendenti e dei liberi professionisti». E così, motivando la decisione di ritirare l’emendamento «incriminato», Daniela Ruffini ha spiegato: «Siamo d’accordo con quello che va ripetendo il sindaco da qualche giorno. Pagare tutti, pagare meno. Però vigileremo sull’effettivo potenziamento della lotta all’evasione fiscale - ha promesso la consigliera arancione - che non potrà non comportare nuove assunzioni per il settore Tributi a cui spetterà questo difficile compito». Dopodiché, sciolto il nodo Irpef tutto interno alla maggioranza, Giordani ha dimostrato una certa apertura nei confronti di una parte dell’opposizione, accogliendo direttamente 37 dei 251 emendamenti presentati da Fratelli d’italia e due dei 21 depositati dalla Lista Bitonci (non ammessi, invece, gli 81 dell’ex vicesindaco di Forza Italia, Eleonora Mosco, e i 19 della Lega). In totale, sono stati posti in discussione 208 emendamenti su 380 che, per essere esaminati uno a uno, hanno richiesto più di dieci ore. Da segnalare, infine, un paio di curiosità. Anzitutto, l’assenza dall’aula di Giacomo Cusumano, unico consigliere del M5S: «Da membro dell’opposizione - ha fatto notare Enrico Turrin di Fdi - non ha presentato alcun emendamento e adesso non è qui. Il patto di non belligeranza con il centrosinistra è palese». E poi, tornando all’interno della maggioranza, l’astensione di Antonio Foresta di Area Civica dal voto (favorevole) sulla consueta «ricognizione» delle società partecipate: «Su un argomento del genere - si è rivolto all’assessore competente Andrea Micalizzi - manca la necessaria trasparenza». Chiaro il riferimento al futuro della Zip.