Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Pediatria alla svolta, oggi il «summit» per chiudere la partita del progetto
Incontro decisivo in Soprintendenza, Magani vicino all’approvazione
Dopo mesi di ritardi, polemiche e pure qualche scontro a livello istituzionale, la vicenda della nuova Pediatria di via Giustiniani sembra destinata a sbloccarsi, come peraltro aveva fatto già intuire il nuovo soprintendente Fabrizio Magani. Questo pomeriggio, infatti, a distanza di una settimana dall’incontro rinviato martedì scorso, tutti gli attori protagonisti della partita si sono dati appuntamento in via Aquileia, negli uffici padovani della Soprintendenza, con l’intento di approvare il progetto definitivo dell’opera (leggermente rivisto rispetto a quello iniziale), consegnato dall’architetto Maurizio Striolo già a metà luglio scorso. L’invito, particolare non di poco conto, è partito proprio da Magani, che una quindicina di giorni fa ha all’improvviso preso il posto di Vincenzo Tiné e che ieri, prima che in consiglio comunale prendesse il via la «maratona» per la ratifica del bilancio di previsione 2020, ha affrontato proprio il nodo della nuova Pediatria con il sindaco Sergio Giordani e l’assessore cittadino alla Cultura, Andrea Colasio. E così, a due passi da piazza Insurrezione, si ritroveranno appunto il soprintendente, l’architetto Striolo, il direttore generale dell’azienda Ospedaliera, Luciano Flor, quello della Pediatria, Giorgio Perilongo, e i tecnici di Regione, Università e Comune. Sull’esito positivo dell’incontro, inutile negarlo, si respira grande fiducia. Tanto che, se le previsioni saranno rispettate e quindi il progetto definitivo verrà effettivamente approvato, domani alle 12,30, nell’aula Magna della stessa Pediatria, ci sarà un intervento «live» in videoconferenza del presidente della Regione, Luca Zaia che, nel fare gli auguri natalizi ai medici, a tutto il personale socio-sanitario, ai piccoli pazienti e ai loro familiari, ufficializzerà tale importante risultato. Un risultato, a dir poco in dubbio quando le redini delle Belle Arti erano ancora nelle mani di Tiné, che potrebbe tradursi nel via libera al progetto esecutivo entro la prossima primavera e, soprattutto, nella posa della prima pietra dell’opera entro la fine del 2020. «Forse è un po’ difficile da far capire. Ma l’avvio della nuova Pediatria spiega il professor Perilongo consentirà di sbloccare tutto il domino che, spero in tempi relativamente brevi, porterà alla realizzazione del nuovo ospedale di Padova Est». Un domino che, in via Giustiniani, prevede anche la «valorizzazione» delle mura rinascimentali (a partire dal Bastione Cornaro, «liberato» dagli attuali reparti costruiti sopra di esso) e lo «stombinamento» del canale San Massimo. Due particolarità che hanno convinto il soprintendente Magani a non apporre ulteriori vincoli in aggiunta ai due già esistenti sull’area in cui, l’estate scorsa, è stata abbattuta la vecchia Pneumologia.