Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Processo ai Casalesi «Le vittime non vogliono chiedere i danni al clan»
Il pm ricostruisce la nascita del clan. Primi patteggiamenti
«La conferma che si è trattato di un fenomeno mafioso ce l’abbiamo qui in aula». Nell’aula bunker di Mestre si discuteva della costituzione delle parti civili nel processo ai Casalesi di Eraclea ma ad eccezione dei soggetti pubblici non si è presentato nessuno come hanno sottolineato i pm Roberto Terzo e Federica Baccaglini.
«La conferma che si è trattato di un fenomeno mafioso ce l’abbiamo qui in aula. Abbiamo individuato decine di persone offese, ma solo una si è costituita. All’inizio c’era omertà, poi hanno cercato di sminuire, ora non ci sono. Ci sono solo gli enti pubblici e le associazioni». Si discuteva della costituzione delle parti civili e alla fine è toccato ai pm Roberto Terzo e Federica Baccaglini mettere il dito nella piaga ed esplicitare quello che si era colto già nella scorsa udienza: e cioè che – salvo Fabio Gaiatto, la cui posizione è del tutto particolare (è l’ex broker abusivo di Portogruaro accusato di aver truffato oltre 3 mila clienti, qui vittima di un’estorsione) – tutte le altre persone che hanno subito i reati del clan dei Casalesi di Eraclea hanno deciso di non presentarsi in aula. Il sottinteso è chiaro: sebbene ormai da undici mesi il presunto «boss» Luciano Donadio e i suoi sodali siano in carcere con l’accusa di associazione mafiosa, evidentemente fanno ancora paura. Anche se qualche difensore, fuori dall’aula, sosteneva che fosse anche una questione di costi, di fronte a un processo che si preannuncia lunghissimo.
E così ieri il gup Andrea Battistuzzi, dopo una lunga discussione, ha cristallizzato la situazione di coloro che potranno chiedere i danni alla fine del processo: ci saranno l’avvocatura dello Stato per conto di Presidenza del Consiglio e ministero dell’interno, l’associazione Libera (per tutti i reati con l’aggravante «mafiosa») e la Cgil, anche se solo per l’associazione di stampo mafioso. Sono state poi ammesse come parti offese, quindi con la possibilità di sola partecipazione in vista della costituzione vera e propria in dibattimento, la Regione
Veneto e la Cisl. Il giudice ha quindi respinto l’eccezione di incompetenza territoriale relativa proprio all’estorsione di Gaiatto e anche quella della difesa di Donadio, con gli avvocati Giovanni Gentilini e Renato Alberini, sull’incostituzionalità della norma recente che prevede il collegamento dei detenuti in videoconferenza per ridurre i costi. «Per noi è difficile un processo del genere, soprattutto con il cliente a Nuoro - spiega Gentilini - La risposta del giudice è che in questa fase non ci sono attività istruttorie, dunque la ripresenteremo al dibattimento».
La procura ha poi iniziato la requisitoria, a conclusione della quale oggi chiederà il rinvio a giudizio di tutti e 75 gli imputati, salvo ovviamente quelli che chiederanno di essere giudicati con il rito abbreviato: per ora in 11 l’hanno confermato, ma ce ne sono altri 10-15 in ballo, che aspettano di sapere chi sarà il giudice, visto che Battistuzzi dovrà occuparsi solo dell’udienza preliminare e «correre» per chiudere con i rinvii a giudizio entro il 19 febbraio, quando scadranno le misure cautelari. Due imputati minori hanno invece annunciato il patteggiamento con l’accordo dei pm: un anno e 4 mesi Tatiana Battaiotto, ex moglie di uno degli «uomini» di Donadio (Tommaso Napoletano) e 2 anni l’imprenditore padovano Giorgio Minelle.
I pm hanno iniziato a ricostruire le origini del clan di Donadio. «Inizialmente ha investito i soldi dei Casalesi, ma poi ha creato un gruppo autonomo e si è affrancato», ha spiegato il pm Terzo. La collega Baccaglini si è poi soffermata su una delle posizioni più delicate, quella dell’ex avvocato di Donadio, Annamaria Marin, accusata di favoreggiamento con l’aggravante mafiosa. Il gip che aveva disposto i 50 arresti aveva ritenuto insufficienti gli elementi per una misura. «Ma da allora ne abbiamo raccolti ulteriori da coloro che hanno collaborato», ha detto Baccaglini.