Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
L’arte del 2020: da Van Gogh fino a Chagall
Da Van Gogh alla Biennale di Architettura e Chagall: le mostre più attese Padova celebra il pittore olandese. Carpaccio a Palazzo Ducale, Cartier-bresson a Palazzo Grassi. L’anno di Piranesi
Dal backstage del Rinascimento alle immaginifiche architetture in bianco e nero di Giambattista Piranesi e alle visioni infernali di Gustave Doré, Robert Rauschenberg e Brigitte Brand; dall’arte esotica collezionata da Peggy Guggenheim alle creazioni d’oro di Fabrizio Plessi; dall’homo Faber alle magie di vetro e alla grande fotografia, con lo sguardo sofisticato di Jacques Henri Lartigue, la voglia di guardare oltre di Robert Doisneau, l’egitto in technicolor di Youssef Nabil e l’omaggio a Henri Cartier-bresson. Il 2020 è un anno carico di mostre in Veneto, ad accompagnare quattro eventi clou che cavalcano i secoli: per l’antico Vittore Carpaccio, per il moderno Vincent van Gogh e Marc Chagall, per il contemporaneo la Biennale Architettura.
Visioni dantesche La stagione parte con «A nostra immagine. Da Donatello a Riccio», che presenta al Museo Diocesano di Padova (15 febbraio-2 giugno) inedite o recuperate sculture rinascimentali in terracotta che abitavano chiese e abbazie del territorio. «Visioni dell’inferno», a Rovigo, Palazzo Roncale (28 febbraio-28 giugno), è invece la rievocazione della Cantica dantesca affidata a tre artisti internazionali, con l’inferno ottocentesco di Doré, il Novecento del «Dante’s Inferno (1958-60)» di Rauschenberg, mentre Brand illustrerà gli inferi con la sensibilità di oggi. Alla Casa dei Tre Oci a Venezia (29 febbraio-14 giugno) va in scena «L’invenzione della felicità» firmata Lartigue, il fotografo che coglieva attimi privati di straordinaria gioia. Sempre in laguna al via il calendario della Collezione Guggenheim con «Migrating Objects» (15 febbraio-14 giugno), l’arte africana e oceanica raccolta da Peggy a partire dagli anni ’50. Nella casa-museo anche due monografiche dedicate a Lygia Clark (27 giugno-28 settembre) ed Edmondo Bacci (17 ottobre–11 gennaio 2021). Marzo inizia a Palazzo Sarcinelli, Conegliano, con «Il Racconto della montagna nella pittura tra ‘800 e ‘900» (6 marzo-5 luglio) e le suggestioni delle Dolomiti di Ciardi, Compton, Sartorelli, Pellis. Poi di nuovo a Venezia. Tre nuove proposte della Pinault Collection dal 22 marzo al 10 gennaio 2021. A Palazzo Grassi l’«occhio del secolo» Cartier-bresson, con cinque speciali curatori, tra cui il regista Wim Wenders, che hanno scelto ognuno 50 tra i 385 migliori scatti del papà del fotogiornalismo; al secondo piano l’egitto tra simbolismo e astrazione di Nabil. A Punta della Dogana la collettiva «Untitled, 2020».
Magie del vetro Parte pure il palinsesto della Fondazione Cini: sull’isola di San Giorgio, per «Le Stanze del Vetro», «Venice and American Studio Glass» (23 marzo26 luglio), con 155 pezzi, tra cui la monumentale installazione di Dale Chihuly, Laguna Murano Chandelier, creata coi maestri veneziani Lino Tagliapietra e Pino Signoretto; in autunno «Toni Zuccheri e Tapio Wirkkala alla Venini» (7 settembre10 gennaio 2021). Sempre sull’isola veneziana dal 10 settembre all’11 ottobre l’artigianato d’eccellenza di «Homo Faber». Con l’apertura stagionale di Palazzo Cini a San Vio sul Canal Grande (24 aprile-23 novembre) arriva «Piranesi Roma Basilico»:
a 300 anni dalla nascita dell’incisore, le vedute romane di Piranesi accanto alle fotografie che Gabriele Basilico effettuò nel 2010 inseguendo i luoghi piranesiani. Pure Bassano del Grappa, a Palazzo Sturm (9 aprile-27 luglio), celebra l’artista settecentesco con un corpus delle raccolte museali bassanesi. Ecco il tempo di «Marc Chagall “anche la mia Russia mi amerà”» a Palazzo Roverella (4 aprile-5 luglio), che porterà a Rovigo cento opere tra cui capolavori come Passeggiata, Ebreo in rosa, Il matrimonio. A seguire, il Roverella ospiterà il racconto leggero della vita di Doisneau (26 settembre-31 gennaio 2021). Palazzo Ducale a Venezia è il palcoscenico di «Opera. I Protagonisti del Melodramma» (9 aprile30 agosto) e in autunno (10 ottobre-24 gennaio 2021) dello splendore della Venezia rinascimentale nei teleri narrativi del Carpaccio.
Sguardi del contemporaneo Si torna alla contemporaneità con Plessi e «L’età dell’oro» (16 maggio-25 ottobre) alla Ca’ Pesaro nella città dogale: installazioni storiche, lavori site-specific e un link che porterà alle finestre del Museo Correr in Piazza San Marco, dove scorreranno fiumi digitali dorati. Plessi farà da apripista alla 17. Biennale Architettura di Venezia, dal 23 maggio al 29 novembre. Curata da Hashim Sarkis, la domanda posta è: «How will we live together?». Tutte le declinazioni del vetro con «The Venice Glass Week» (5-13 settembre) e poi al San Gaetano di Padova per l’atteso «Van Gogh. I colori della vita», dal 10 ottobre all’11 aprile 2021, a cura di Marco Goldin che riunisce 125 opere con prestiti d’eccezione, in particolare dai due templi del culto vangoghiano, il Kröllermüller Museum di Otterlo e il Van Gogh Museum di Amsterdam. Da quest’ultimo arriverà l’opera-icona del museo stesso, l’autoritratto con cappello di feltro grigio, del 1887. Quindi Mario Sironi alla Galleria Civica di Bassano (10 ottobre-22 febbraio 2021) e, a concludere, un doppio tuffo nel Cinquecento, con un focus a Verona su Giovan Francesco Caroto, al Museo di Castelvecchio (20 novembre-7 marzo 2021); e un «Dietro le quinte del Rinascimento» a Vicenza, Basilica Palladiana (4 dicembre-11 aprile 2021): vita, amori e capolavori di Palladio, Jacopo Bassano, Veronese, Palma il Giovane