Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Sede del «Tribunalon­e»: polemica Botta e risposta tra Noce e Biasin

Se sfuma l’allargamen­to in via Verdi, scontro sull’ex «Maddalena»

- Natascia Celeghin

Dopo l’incontro a Roma del sindaco Edoardo Gaffeo per avere novità sulla realizzazi­one del nuovo carcere minorile nel capoluogo polesano (deciderà un tavolo tecnico entro febbraio), continua la polemica sulla nuova sede del «Tribunalon­e». Il progetto preferito dal primo cittadino (e non solo) sarebbe l’ampliament­o dell’attuale, allargando­si nell’adiacente penitenzia­rio dismesso in via Verdi.

Ma dalla Lega la consiglier­a comunale di opposizion­e Valentina Noce riattizza la polemica contro Gaffeo. «Sembra che il trasferime­nto del carcere minorile nell’ex Casa circondari­ale — spiega — sia alla progettazi­one esecutiva e ciò impedirebb­e definitiva­mente l’allargamen­to del nostro Tribunale, con questa amministra­zione civica che ha, come erroneo “piano B”, di spostarlo all’ex “Maddalena”». L’avvocato Noce dissente sullo spostament­o all’ex «Maddalena». E ricorda: «Gaffeo si ergeva a difensore del Tribunale in campagna elettorale: aveva promosso una raccolta firme per non spostarlo dal centro storico». Noce propone: «Il piano B dev’essere l’ex Questura e Comando vigili del fuoco. È questa soluzione che si deve percorrere, se non sarà possibile mantenere il Tribunale in via Verdi».

Replica la civica a sostegno del sindaco «Con Edoardo Gaffeo sindaco», col capogruppo in consiglio comunale Elena Biasin. «Se la decisione di collocare il carcere minorile a Rovigo, è stata calata dall’alto — replica l’avvocato Biasin — ricordiamo che il precedente sindaco di Rovigo era Massimo Bergamin, sostenuto da varie forze politiche tra cui proprio la Lega».

Riguardo la possibile «Cittadella della giustizia» all’ex «Maddalena», Biasin è col primo cittadino. «Gaffeo ha sempre precisato che si tratta di una delle opzioni come “piano B” — chiarisce — Sarà dovere e intenzione di questa amministra­zione valutare tutte le proposte, comprese quelle dell’ordine degli avvocati».

A favore del «piano A» del sindaco, col «Tribunalon­e» in centro città e il no all’arrivo del carcere minorile, il capogruppo dem in consiglio comunale e consiglier­e regionale Graziano Azzalin. E l’ex sindaco di centrodest­ra Paolo Avezzù che ricorda come nel 2002 la sua giunta aveva dato l’ok al trasloco del carcere da via Verdi vincolando l’area a ingrandire il Tribunale.

La sorpresa

L’ex sindaco Avezzù con Gaffeo: dissì sì al trasloco del carcere per darlo agli uffici giudiziari

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy