Richiami elettronici vietati e fucili illegali Retata di cacciatori nel Delta e nelle lagune

Carabinieri forestali tra Polesine e province di Padova e Venezia: 7 denunce

Sette cacciatori denunciati per aver usato richiami elettronici vietati, perquisizioni domiciliari e sequestro di armi e munizioni. Si è conclusa nella giornata dell’altro ieri la prima sessione dell’operazione cosiddetta «Delta 20 20» che ha coinvolto i carabinieri forestali dei gruppi di Rovigo e Venezia, col supporto dei colleghi della Sezione operativa antibracconaggio e reati in danno agli animali (Soarda) di Roma, finalizzata al contrasto del bracconaggio nel Delta del Po e nella laguna veneta.

I militari sono stati impegnati in due giorni di controlli negli ambienti lagunari e lungo gli scanni deltini. Tre cacciatori sorpresi dai militari dell’arma all’interno di un capanno situato in un noto scanno a Porto Tolle. Qui il terzetto è stato visto dai carabinieri mentre utilizzava ripetutamente richiami elettronici, espressamente vietati dalla vigente normativa.

I tre, inoltre, avevano fucili modificati per esplodere più di tre colpi di seguito, in pratica il quantitativo superiore a quello consentito dalla vigente normativa in materia.

Gli altri 4 cacciatori sono stati invece denunciati in provincia di Padova, mentre cacciavano illegalmente in un capanno a uso venatorio. Anche questi sono stati sorpresi ad utilizzare richiami elettronici per attirare, tra le altre, anche specie protette come le oche selvatiche. Da qui sono partite perquisizioni domiciliari.

A casa di un residente a Campagna Lupia (Venezia) trovati e sequestrati tre esemplari di columbidi non cacciabili e una moretta codona impagliata. Quest’ultimo è un esemplare particolarmente protetto, del quale il veneziano non possedeva alcun titolo di detenzione.

Alla fine della due giorni di controlli, sono stati sequestrati complessivamente otto fucili, 66 munizioni spezzate, quattro richiami elettronici vietati, quattro altoparlanti, otto anatre, due tortore dal collare, un piccione domestico, un esemplare di moretta codona impagliato e due torce elettriche.

Armi sequestrate Il materiale trovato: fucili modificati, munizioni e uccelli morti