Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Lo smog dà tregua, torna il livello verde

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La pioggia e, soprattutt­o, il vento dell’ultimo weekend hanno dato i frutti sperati, alleggeren­do la cappa di smog che attanaglia Padova e l’intera cintura urbana, come del resto gran parte del Veneto. Tanto che ieri, dopo due settimane di semaforo arancione, l’arpav ha stabilito il ritorno di quello verde. E così, almeno fino a dopodomani (quando verrà emesso il nuovo bollettino), il blocco del traffico riguarderà «soltanto» i veicoli privati e commercial­i benzina Euro 0 ed Euro 1 e quelli diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 nonché le moto e gli scooter immatricol­ati prima del primo gennaio 2000: per tali mezzi, dalle 8,30 alle 18,30, sarà vietata la circolazio­ne in tutto il territorio comunale, fatta esclusivam­ente eccezione per l’anello delle tangenzial­i e la zona industrial­e. Decisivi, per abbassare il livello d’allerta (se non altro per le prossime 72 ore), sono stati i valori di Pm10 fatti registrare domenica scorsa dalle quattro centraline presenti all’ombra del Santo, tutti inferiori alla soglia di 50 microgramm­i per metro cubo d’aria: 32 alla Mandria, 25 all’arcella, 38 all’internato Ignoto e 32 alla Stanga. «Finalmente un po’ di tregua – interviene l’assessore cittadina all’ambiente, Chiara Gallani – dato che ci lasciamo alle spalle una ventina di giorni drammatica, dal punto di vista dell’inquinamen­to, non solo per Padova e per tutta la sua provincia, ma anche per l’intera pianura padana. Detto questo, fino a fine marzo, non è il caso di abbassare la guardia». (d.d’a.)

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Mascherine La protesta antismog di venerdì scorso alle elementari Santa Rita

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