Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Verona, il no di Liliana Segre

Il Comune intitola una via ad Almirante, la senatrice a vita respinge la cittadinan­za onoraria

- Lillo Aldegheri

L’ultima bufera politica che infuria su Verona ruota intorno al «no» di Liliana Segre alla cittadinan­za onoraria conferital­e dalla città scaligera. Colpa di una scelta «parallela» dell’amministra­zione: intitolare una via allo storico segretario del Msi, Giorgio Almirante. «Scelta incompatib­ile» secondo la senatrice a vita ma il sindaco Sboarina risponde: «Non vedo alcuna anomalia».

Torna ad infuriare durissima, anche a livello nazionale, la polemica sull’intitolazi­one a Giorgio Almirante di una strada di Verona. E la senatrice a vita Liliana Segre spiega come questa scelta sia «incompatib­ile» con la concession­e della cittadinan­za onoraria di Verona a lei, simbolo vivente della Memoria delle deportazio­ni nazifascis­te e della Shoah.

Ieri, l’associazio­ne «La città che sale», presieduta da Alberto Battaglia, che già aveva preso posizione contro «via Almirante», ha scritto al Prefetto Donato Cafagna, chiedendog­li di «non accordare l’approvazio­ne di Sua competenza» a quell’intitolazi­one.alla richiesta di un commento, Liliana Segre ha dapprima ironizzato («Una via Almirante a Verona? Davvero? Oh, povera strada...») ma subito dopo si è chiesta «se sia lo stesso Comune, quello di Verona, a concedere a me la cittadinan­za onoraria e poi a intitolare una via ad Almirante: si mettano d’accordo! Le due scelte – ha aggiunto la senatrice a vita - sono di fatto incompatib­ili, per storia, per etica e per logica». Che fare, allora? Secondo Segre c’è un’unica strada: «La città di Verona, democratic­amente, faccia una scelta e decida ciò che vuole, ma non può fare due scelte che sono antitetich­e l’una all’altra: questo no, non è possibile!».

Immediata, da Palazzo Barbieri, la replica del sindaco: «L’amministra­zione di Verona la sua scelta l’ha già fatta, spiega Federico Sboarina – conferendo la cittadinan­za onoraria a Liliana Segre per la sua storia personale e per il valore di ciò che rappresent­a e votando la mozione per una via a Giorgio Almirante, che è stato un uomo politico democratic­amente eletto da milioni di italiani: non vedo cosa ci sia di anomalo – aggiunge visto che molte altre città d’italia lo hanno già fatto. Come spesso accade con le cose che riguardano Verona, - afferma il sindaco - si accendono purtroppo dibattiti strumental­i, che non aiutano il percorso di pacificazi­one, si cerca sempre la polemica e si passa sopra alle istituzion­i e al loro voto democratic­o. Almirante ha fatto la storia del nostro paese e della destra italiana nel confronto parlamenta­re – conclude Sboarina - e non vedo perché non possa avere intitolata una via, e non è una scelta fatta in contrappos­izione con alcuno».

Dalla Comunità ebraica veronese, l’ex presidente Bruno Carmi concorda invece appieno con la senatrice: «Stride davvero pensare che Verona, città medaglia d’oro della Resistenza,

intitoli una sua via a Giorgio Almirante, ed in questo quadro anche la cittadinan­za onoraria concessa a Liliana Segre rischia di apparire come un puro e semplice maquillage di tipo politico».tutta la destra insorge in difesa di «via Almirante». Il presidente del consiglio comunale, Ciro Maschio (autore della proposta d’intitolazi­one) si dice «allucinato» per il riesploder­e della polemica ed aggiunge che «sembra che qualcuno abbia ancora nostalgia della guerra fredda». L’assessore Elena Donazzan (FDI) sostiene che «Liliana Segre è una donna straordina­ria che ha dato lezioni di vita a chi voleva strumental­izzarla: a

Rapallo c’era chi voleva cancellare la cerimonia con la corona d’alloro per i caduti della Repubblica Sociale ma lei ha risposto: “I morti sono tutti uguali. Non togliamo le corone a nessuno”. Segre merita tutto il mio rispetto. Almirante, - aggiunge Donazzan - ha sempre parlato di riconcilia­zione nazionale, ha vissuto con onore la sua scelta. Entrambi hanno un grande denominato­re comune: la pacificazi­one». Ma dal fronte opposto, l’onorevole Alessia Rotta (Pd) afferma che «con la proposta di dedicare una strada a Giorgio Almirante, firmatario del manifesto della razza del 1938, e contestual­mente la cittadinan­za onoraria a Liliana Segre, sopravviss­uta a un campo di sterminio nazista, si raggiunge il culmine del più vergognoso doppiogioc­hismo» e chiede «al sindaco e alla giunta di ripensarci e di non dedicare una strada ad Almirante per la dignità e il prestigio di una città democratic­a e antifascis­ta». E secondo i consiglier­i regionali del Movimento 5 Stelle «bene fa Liliana Segre a declinare a malincuore la cittadinan­za onoraria di Verona, mentre male, molto male, fa l’amministra­zione delle città scaligera a coccolare nostalgici fascisti, mancando di rispetto alle vittime dell’olocausto».

 ??  ?? Senatrice a vita Liliana Segre, milanese, 89 anni, è sopravviss­uta all’olocausto e testimone della Shoah. Verona le aveva offerto la cittadinan­za
Senatrice a vita Liliana Segre, milanese, 89 anni, è sopravviss­uta all’olocausto e testimone della Shoah. Verona le aveva offerto la cittadinan­za
 ??  ?? Fascismo Giorgio Almirante, storico segretario dell’msi
Fascismo Giorgio Almirante, storico segretario dell’msi

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