Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il segretario generale doppia la paga del sindaco

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Più di due milioni e 600 mila euro. Tanti sono i soldi che, nel corso di tutto il 2019, Palazzo Moroni ha speso per pagare gli stipendi (premi di risultato compresi) dei suoi 27 dirigenti, di cui uno (Franco Fabris) andato in pensione ad agosto e tre (Sara Bertoldo, Silvano Golin ed Emanuele Nichele) in servizio rispettiva­mente da maggio, giugno e ottobre. Tra capisettor­e e funzionari apicali, ognuno di loro è stato mediamente retribuito con circa 99 mila euro lordi, poco più di 8.200 al mese. Nello specifico, come prevedibil­e, quello che ha «pesato» di più sulle casse del Comune è stato il segretario-direttore generale Giovanni Zampieri che, chiamato da Camposampi­ero a settembre 2017 per sostituire Lorenzo Traina, ha incamerato oltre 159.600 euro lordi, ovvero più del doppio di quelli spettati al sindaco Sergio Giordani (circa 74.500, sempre lordi). Dopodiché, alle spalle di Zampieri, ecco Michele

Guerra (Servizi Istituzion­ali) con 140.200 euro lordi, Fiorita Luciano (capogabine­tto) con 136.900, Fernando Schiavon (Commercio) con 131.600, Lorenzo Fontolan (comandante della polizia municipale) con 127.300, Paolo Castellani (Appalti) con 125mila, Maria Pia Bergamasch­i (Tributi) con 121.100, Maria Luisa Ferretti (Anagrafe) con 118.200, Alberto Corò (Servizi Informatic­i) con 111.900, Miledi Dalla Pozza (Sport) e Manuela Mattiazzo (Statistica) con 108.500 e Armandino Stoppa (Edilizia Privata) con 104.900. Quindi, scorrendo l’elenco pubblicato ieri su www.padovanet.it, troviamo Sonia Furlan (Personale) con 98.900 euro lordi, Daniele Agostini (Mobilità) con 98.300 e Paolo Salvagnini (Lavori Pubblici) con 96.200. I meno retribuiti risultano Simone Dallai (Ambiente) e Nicoletta Paiaro (anche lei Edilizia Privata) con 78.500 euro e Massimo Benvenuti (pure lui Lavori Pubblici) con 77.500. (d.d’a.)

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