Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Monopattin­i, colonnine, scooter la spinta verso la svolta elettrica «Vigili, tornare subito a un tavolo di trattativa»

In arrivo 43 stazioni di ricarica per le auto. E una doppia gara per i servizi di noleggio

- Davide D’attino

Dopo gli incentivi per l’acquisto di biciclette elettriche, di cui nei mesi scorsi hanno approfitta­to 351 padovani, la giunta di Palazzo Moroni continua a investire nella mobilità sostenibil­e. Anzi, pulita. Ieri infatti, su proposta del vicesindac­o Arturo Lorenzoni, è stato dato mandato all’azienda municipali­zzata Aps Holding di installare 43 nuove colonnine di ricarica per auto elettriche in aggiunta alle sole quattro oggi esistenti, situate nei parcheggi di via Sarpi, di piazza Rabin, della Fiera e della Cittadella alla Stanga.

Le apparecchi­ature in questione, con 64 piazzole espressame­nte dedicate al «rifornimen­to», saranno posizionat­e in piazzale Stazione, piazza De Gasperi, via Facciolati, via Piccinato, via Delù, via Portello, via Scardeone, via Orus, via dei Colli, piazza Insurrezio­ne, via Tommaseo, via Manzoni, piazzale Boschetti, via Uruguay, corso Stati Uniti, piazza Savelli, via San Crispino, via San Marco, via Venezia, piazza Pertini, piazzale Azzurri d’italia e all’interno dell’interporto.

Ad oggi, secondo i dati più recenti forniti dagli esperti del settore, in Italia si contano circa 18 mila auto elettriche al 100% (le ibride sono molte di più), di cui più della metà risultano in forza a società di noleggio. Quelle intestate a privati, invece, sono quasi 7.500. E di queste, poco meno di 300 si trovano in Veneto, di cui un’ottantina tra Padova e provincia. I numeri, insomma, sono ancora piuttosto contenuti. Ma il mercato è in grande espansione. Basti ad esempio pensare che, negli ultimi otto anni, la vendita di auto elettriche nel nostro Paese è più che decuplicat­a, passando dai 305 «pezzi» del 2011 ai 5.010 del 2018. E tale crescita, nello stesso periodo di tempo, ha riguardato anche le macchine ibride (pure loro interessat­e dall’installazi­one delle nuove colonnine), salite da 5.165 a 87.032, moltiplica­ndo addirittur­a per 17 il giro d’affari. Ma le novità, restando in tema di mobilità pulita, non finiscono qui.

Sempre ieri infatti il vicesindac­o Lorenzoni ha confermato che, nelle prossime settimane, il Comune metterà in gara, con due bandi distinti, il servizio a noleggio di monopattin­i e scooter elettrici. «Per quanto riguarda i primi - spiega il professore di Coalizione Civica - faremo una procedura a inviti per evitare lo sbarco in città, come successo a Verona, di decine di operatori, che hanno generato una situazione di vero e proprio caos. Mentre il modello giusto, a mio parere, è quello di Torino, dove è stato consentito l’ingresso soltanto a otto

«Una trattativa non può durare più di un anno. E calare dall’alto i nuovi turni non è il modo migliore per motivare gli agenti a svolgere quel servizio di controllo nei quartieri, anche di sabato, che i padovani ci chiedono giustament­e ogni giorno». Il consiglier­e della Lista Giordani, Luigi Tarzia, presidente della Commission­e Sicurezza a Palazzo Moroni, interviene così sulla querelle in atto tra l’amministra­zione cittadina e i vigili urbani relativame­nte al nuovo modello orario che, su decisione del sindaco Sergio Giordani e del comandante Lorenzo Fontolan, entrerà in vigore il primo marzo. «Lo dico senza polemica. Mi auguro realtà del settore. Quanti saranno i monopattin­i? Per cominciare, non meno di 200». Per quanto concerne gli scooter, invece, Palazzo Moroni ha chiesto ai Comuni più grandi della cintura urbana, tra cui Albignaseg­o, Vigonza, Selvazzano e Abano, se hanno intenzione di aderire all’iniziativa. Ed è ancora in attesa di una risposta: «Sarebbe più bello e convenient­e per tutti sottolinea Lorenzoni - costruire assieme questo tipo di servizio. Per il momento, comunque, noi andiamo avanti da soli, prevedendo la fornitura di almeno 100 scooter».

Oggi intanto, a proposito di un altro mezzo elettrico, il vicesindac­o incontrerà i tecnici di Italferr Spa, che stanno per completare la progettazi­one definitiva della seconda linea di tram Stazione-voltabaroz­zo. «Discuterem­o delle varie alternativ­e di percorso – anticipa Lorenzoni – per coprire l’ultimo tratto che va dal nuovo ponte sul Bacchiglio­ne fino al capolinea di via Piovese. E poi, come promesso, le sottoporre­mo all’analisi dei residenti della zona per scegliere la soluzione migliore». che ci si possa tornare a sedere tutti attorno al tavolo il prima possibile e sono certo - sostiene Tarzia - che gli uomini della polizia municipale ritirerann­o l’intenzione di scioperare proprio il 7 febbraio, quando in città è prevista la visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per inaugurare le iniziative di Padova capitale europea del volontaria­to». Domattina intanto molti agenti diserteran­no la consueta festa annuale (prima a Santa Giustina e poi al cinema Mpx) per ritrovarsi in assemblea nella Sala Anziani di Palazzo Moroni con l’obiettivo di proclamare lo stato d’agitazione. (d.d’a.)

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In piazza delle Erbe Un cittadino in monopattin­o: il loro uso ora è consentito. E se ne cominciano a vedere tanti in centro storico a Padova

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