Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Scatta l’espulsione per l’incubo di Piove
Sfasciava tutto e viveva con il Reddito. Il governo: «Trasferito al Cpr di Roma»
È arrivato ieri sera al Cpr (Centro per il rimpatrio) di Ponte Gleria a Roma il marocchino Abdelouhaed Atourabi, 39 anni, protagonista di una sfilza di reati commessi nel giro di pochi giorni nel Piovese. Il sottosegretario Variati ha annunciato: «Revocata la carta di soggiorno. Accoglienza ma anche fermezza. L’uomo aveva sfasciato a gennaio un ufficio postale (non aveva ricevuto i soldi del Reddito di cittadinanza) e 7 giorni fa aveva aggredito una commessa.
È arrivato ieri sera al Cpr (Centro per il rimpatrio) di Ponte Gleria a Roma il marocchino Abdelouhaed Atourabi, 39 anni, al centro delle polemiche per una lunga sfilza di reati commessi nel giro di pochi giorni nel Piovese. Lo stesso sindaco del Pd Davide Gianella, noto per le politiche inclusive nei confronti degli stranieri, aveva chiesto l’espulsione del marocchino inviando una lettera al ministro dell’interno Luciana Lamorgese, al sottosegretario all’interno Achille Variati, al
Prefetto e al questore di Padova oltre che ai carabinieri e alla Guardia di Finanza. «Dopo la segnalazione del sindaco di Piove di Sacco mi sono personalmente impegnato per fare in modo che lo straniero dimostratosi aggressivo, violento e pericoloso, fosse al più presto espulso dal territorio nazionale – ha detto ieri Variati - sentito il Gip, la questura ha revocato la carta di soggiorno e questa mattina (ieri, ndr) allo straniero è stato notificato il provvedimento. La linea della accoglienza - ha ribadito il sottosegretario all’interno non deve mai essere disgiunta da quella della fermezza».
La notifica allo straniero è stata eseguita dai carabinieri di Piove di Sacco ieri mattina, quando l’uomo si è presentato per l’obbligo di firma in caserma. Questura e carabinieri nelle ultime ore si sono prodigati per fare in modo che la pratica arrivasse a conclusione nel più breve tempo possibile. L’arma ha fornito alla questura la lista di reati commessi negli ultimi tempi, il questore, dopo aver visionato gli atti, ha atteso la decisione dal giudice, competente per l’ultimo processo in corso a carico dello straniero, una direttissima per l’aggressione a una commessa (una bottigliata in testa, una settimana fa).
Una volta arrivato il via libera del magistrato la carta di soggiorno è stata sospesa, ed è scattato il provvedimento di espulsione. Così come prevede la norma, il marocchino è stato portato in ospedale per verificare il suo stato di salute, e nel primo pomeriggio la pattuglia dei carabinieri è partita alla volta di Roma. In serata l’arrivo a Ponte Gleria. Sul conto dello straniero pesa una lista di reati che parte dal 7 gennaio, quando l’uomo sfascia l’ufficio postale di Piove di Sacco perché la tessera del reddito di cittadinanza, che aveva indebitamente percepito da aprile, non gli eroga i suoi soldi. Poi l’11 gennaio aggredisce un vigilante al centro commerciale di Piove, intervenuto perché lo straniero era andato in escandescenze per via di un contratto che la compagnia telefonica non voleva erogargli, visto che era senza documenti. Il 19 gennaio si prende un Daspo dalla polizia in stazione a Padova perché disturba i passanti, il 2 febbraio occupa una casa disabitata, poi c’è l’aggressione a una commessa del discount Prix la settimana scorsa, cui si sommano una vecchia denuncia del 2017, sempre per lesioni a una persona, e infine la denuncia della Guardia di Finanza, che ha accertato l’illegittimità del reddito di cittadinanza percepito da aprile a oggi. Lo straniero dovrà restituire 4.469 euro. Atourabi era in Italia dal 2007 con un permesso di lavoro da badante, nel 2013 aveva avuto il rinnovo perché aveva ottenuto un contratto a tempo indeterminato, nel 2015 era stata avviata la procedura di revoca del permesso perché aveva perso il lavoro.
Variati
«A questo violento revocata la carta di soggiorno. Accoglienza ma anche fermezza»