Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Precipita per cento metri dalla cascata ghiacciata: muore scalatore austriaco

- Davide Piol

Il volo di cento metri dalla parete ghiacciata e poi la morte. Ieri mattina un «iceclimber» austriaco di 56 anni è precipitat­o da una cascata di ghiaccio in Val Visdende, nel Bellunese, riportando delle ferite che non gli hanno lasciato scampo. È una settimana nera per le escursioni sulle Dolomiti: il bilancio sale a tre vittime in quattro giorni. Il primo incidente mercoledì pomeriggio. Mentre saliva con gli sci verso il Rifugio Nuvolau a Cortina d’ampezzo, il 75enne veneziano Giovanni Gatti è scivolato sulla neve precipitan­do per circa cento metri. Il giorno successivo la 52enne americana Mina Chung, in escursione con il marito e un’amica sul Bus Tofana (Cortina), ha perso l’equilibrio durante la discesa ruzzolando per 600 metri e sbattendo contro le rocce. E poi c’è l’austriaco caduto ieri pomeriggio, verso le 13, mentre arrampicav­a con la moglie sulla cascata «Carpe diem» in val Visdende.

La coppia aveva appena raggiunto la sommità della parete ghiacciata e, dopo una piccola sosta, stava scendendo. È partita prima la donna e poi l’ha seguita il marito. Al momento di mettersi in tiro e iniziare la calata, però, il 56enne austriaco è precipitat­o nel vuoto fermandosi un centinaio di metri più sotto in una fessura tra la cascata e una vecchia slavina.

I soccorrito­ri, chiamati dalla moglie sotto choc, hanno raggiunto il luogo dove era precipitat­o l’uomo e il medico ne ha constatato la morte. Ottenuto il nulla osta dalla magistratu­ra, il corpo è stato tirato fuori dalla fessura, calato per una trentina di metri fino alla base della cascata e poi affidato al carro funebre. Le cause dell’incidente sono al vaglio degli inquirenti. Sul posto l’eliambulan­za del Suem di Pieve di Cadore, il Soccorso Alpino della Val Comelico e la Guardia di Finanza.

Dopo circa un’ora il Soccorso Alpino dell’alpago è stato allertato per una persona in difficoltà sull’antander, sempre nel Bellunese. Un 46enne veneziano che stava scendendo con ramponi e piccozza insieme a tre amici era stato colto da intensi crampi alle gambe. Individuat­o dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato recuperato con un verricello di 15 metri e trasportat­o a valle.

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Il luogo della tragedia La cascata di ghiaccio «Carpe diem»

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