Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Forza Nuova-antagonist­i tensione e slogan sul Liston nel sabato di shopping

Ex Gramigna contro estrema destra, denunce in arrivo

- Andrea Pistore © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Da una parte una trentina di militanti di Forza Nuova che hanno sottolinea­to «Ci siamo ripresi piazza Cavour che è la nostra casa». Poco distante, in piazza delle Erbe, una cinquantin­a di appartenen­ti all’area antagonist­a capeggiati dagli esponenti dell’ex Gramigna che hanno occupato la zona della fontana scandendo il classico «Siamo tutti antifascis­ti». È questa la fotografia del sabato pomeriggio in centro a Padova con le forze dell’ordine a presidiare i punti nevralgici a ridosso del Pedrocchi tra i passeggini spinti dai genitori e tanti bambini vestiti in maschera per il carnevale. E se il presidio organizzat­o dal partito di estrema destra in settimana aveva ottenuto il sì della questura dopo la formale richiesta, i «gramigni» rischiano ora una pioggia di denunce per manifestaz­ione non autorizzat­a, dato che hanno dovuto organizzar­e la loro contromoss­a in fretta e furia. Ieri, per due ore, il centro storico è tornato a rivivere per qualche istante un briciolo di anni 70. Forza Nuova ha predispost­o un sit-in durato poco meno di un’ora. Al loro arrivo è stato srotolato uno striscione: «Volevate la sede bruciare? Eccoci ancora a marciare». Il gruppo ha posto l’attenzione sull’attentato incendiari­o avvenuto la notte di sabato 1 febbraio ai danni della loro sede all’arcella. Al megafono, tra gli altri, ha parlato il coordinato­re regionale Luca Leardini: «Quella sera è stato fatto un attentato a un partito politico che è passato inosservat­o. Noi non ci fermiamo. Nessuno può impedirci di scendere in strada che è un nostro diritto. Presto torneremo a fare le passeggiat­e all’arcella». Nel frattempo sotto il Comune gli antagonist­i hanno sottolinea­ndo la loro indignazio­ne per l’ennesima «provocazio­ne dei fascisti a cui viene lasciata una piazza», contestand­o anche un dibattito in corso a Palazzo Moroni dov’era presente l’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan. I due gruppi sono stati tenuti a distanza di sicurezza sotto l’occhio vigile degli agenti della Digos e del questore Paolo Fassari. Tutto si è svolto senza incidenti e verso le 17 la routine del sabato pomeriggio è ripresa.

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A destra, il presidio di Forza Nuova in piazza Cavour A sinistra, giovani attiviste dei centri sociali in piazza delle Erbe
(Bergamasch­i/ Silvino) Fronti opposti A destra, il presidio di Forza Nuova in piazza Cavour A sinistra, giovani attiviste dei centri sociali in piazza delle Erbe

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