Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Balotelli e le telefonate registrate «Io stuprata». «No, è un ricatto»

La ragazza veneta «Stuprata in disco dopo la partita: ho una registrazi­one»

- Priante

C’è il racconto di una notte di violenza in disco a Nizza, fatto dalla ragazza veneta, e la ricostruzi­one di un rapporto consenzien­te e di una tentata estorsione fatto dal calciatore Balotelli. Ecco i verbali e le parole dei protagonis­ti. Il giallo resta: chi è la vittima?

È il 15 gennaio del 2018. Una ragazza si presenta ai carabinier­i di Asolo accompagna­ta da quello che all’epoca era il suo avvocato, Roberto Imparato. Ha 17 anni, abita nel Vicentino e spiega di trovarsi in caserma perché vuole denunciare per stupro una star del calcio.

Il suo racconto è preciso e dettagliat­o. La procura di Brescia sembra crederle, e mette sotto inchiesta Mario Balotelli per violenza sessuale. Quella di Vicenza è convinta stia mentendo: il suo legale pare abbia chiesto centomila euro al calciatore per non sporgere denuncia. Un’estorsione, secondo i magistrati. Ma contattato dal Corriere Veneto, Imparato si difende così: «Fu una normale richiesta di transazion­e, come spesso avviene in questi casi per evitare alle vittime di violenza di dover affrontare anche il doloroso peso di un processo. Il collega che assiste Balotelli ci offrì trentamila euro, ma noi rifiutammo». Imparato non aggiunge altro «in attesa che anche i giudici attestino che il mio comportame­nto fu legittimo».

Intanto, agli atti resta quel verbale di due anni fa. La ragazza racconta ai carabinier­i di aver trascorso una vacanza a Nizza, quando aveva ancora 16 anni, ospite di un’amica. Ed è proprio con lei

(e con un giovane) che, passeggian­do per il centro della cittadina francese viene affiancata da un’auto scura. È l’11 luglio del 2017. Nella vettura ci sono due giovani, uno dei quali somiglia a Supermario, che all’epoca giocava nel campionato d’oltralpe, proprio con la maglia del Nizza. «Quando la sera sono rientrata, l’ho contattato su Instagram per chiedergli se era davvero lui, e me l’ha confermato. Ci siamo scambiati dei messaggi e poi mi ha chiesto di uscire». È da quel momento che iniziano a frequentar­si. Il primo appuntamen­to avviene «verso mezzanotte, quando io e la mia amica abbiamo raggiunto il calciatore all’interno di una spiaggia privata dove siamo rimasti a chiacchier­are fino a notte fonda». Poi un secondo incontro, di nuovo in riva al mare e nell’occasione avrebbero bevuto molto, «consumando due bottiglie di whisky... non sono abituata agli alcolici, ero molto stordita e confusa». Di lì a poco, «ci siamo scambiati il primo bacio».

Lo stupro sarebbe avvenuto la sera del 26 luglio. «Mi ha invitata nel locale Choko, dove sarebbe andato a festeggiar­e con i compagni di squadra per il gol che aveva segnato nella preliminar­e di Champions League Nizza-aiax. Gli dissi che avevo un altro impegno e che sarei andata all’high Club. Lì mi ha raggiunto facendomi una sorpresa e riempiendo­mi di felicità: non mi sembrava possibile che un personaggi­o così famoso mi dedicasse tutte quelle attenzioni... Mi faceva molti compliment­i, mi faceva sentire importante. Dopo che ci siamo scambiati qualche battuta, mi ha invitata nel privé del locale e ha cominciato a baciarmi. Gli ho proposto di ballare ma lui mi ha fatto notare che alcuni nella discoteca stavano scattando delle foto con i cellulari e dunque mi ha chiesto di seguirlo in un luogo più appartato. Ho accettato di andare con lui perché non avevo capito le sue vere intenzioni... Mi piaceva molto e mi sono fidata perché mi infondeva un senso di protezione e di sicurezza ed ero abbagliata da tutto quello che mi faceva vedere. Pensavo non mi sarebbe accaduto nulla di male. Invece non è andata così».

Nella denuncia, la ragazza racconta che lui l’avrebbe spogliata e spinta ad avere un rapporto. Inizialmen­te «non ci riusciva per il mio rifiuto, mi chiedeva di non fare la bambina». Poi la forzatura, con lei che «gli ho chiesto di smetterla ma lui ha continuato. Solo dopo che gliel’ho ripetuto più volte, ha smesso».

Sostiene che «Balotelli era ubriaco e mi scherniva prendendom­i in giro e dicendo che ero una bambina. Io mi sono sentita ferita per quello che era successo e per ciò che mi diceva. Mi veniva da piangere. Non volevo che le cose andassero così ma ero completame­nte in balia di quell’uomo: mi sentivo paralizzat­a, bloccata, non riuscivo a prendere decisioni». Sarebbe seguito un secondo rapporto, stavolta nella spiaggia privata antistante il club, prima che Balotelli rientrasse in hotel con la sedicenne che subito dopo è rincasata assieme a un collaborat­ore dell’attaccante. La ragazzina consegna agli inquirenti anche la registrazi­one di una telefonata. La si sente ripercorre­re l’incontro di quella sera: «Ti dicevo di smetterla, di smetterla, di smetterla». Una voce maschile, davvero molto simile a quella di Balotelli, risponde: «Tu mi hai detto “Mi fa male”. All’inizio ho detto: “Va buò, gli farà male...”. La seconda volta gli fa male e ho detto: “Può resistere”. E la terza volta ho visto che ti faceva male e ho smesso».

L’ho conosciuto a Nizza l’ho cercato, mi piaceva Poi lui è andato oltre

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 ??  ?? Super Mario Mario Balotelli Barwuah (Palermo, 12 agosto 1990), nato Mario Barwuah, è un , calciatore italiano, attaccante del Brescia, ha giocato con Inter e Milan
Super Mario Mario Balotelli Barwuah (Palermo, 12 agosto 1990), nato Mario Barwuah, è un , calciatore italiano, attaccante del Brescia, ha giocato con Inter e Milan

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