Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ispettori nelle Usl e controlli sulle ricette

Medici, attesa la relazione degli ispettori

- Nicolussi Moro

Doppio riflettore puntato dalla Regione sull’appropriat­ezza delle prescrizio­ni mediche: ispettori nelle Usl e controlli sulle ricette rilasciate da dottori di base, pediatri e specialist­i.

Dopo il caso Venezia — con il codice di priorità cambiato dall’usl Serenissim­a su 44.600 ricette in tre anni — e relativa indagine aperta dalla Procura, la Regione accende un doppio riflettore sull’appropriat­ezza prescritti­va. Il Veneto eroga circa 80 milioni di prestazion­i specialist­iche ambulatori­ali all’anno, per una media di 4 ad abitante (non si contano gli esami al Pronto Soccorso e in regime di ricovero, le visite di controllo e gli screening), parametro che sale a 6-7 a Padova e scende a 3,5 a Vicenza. Da una parte ieri in commission­e Sanità è stato votato a maggioranz­a il «Piano annuale 2020 di attività del Servizio di vigilanza sul Sistema sociosanit­ario», che per quest’anno impone ai commissari l’analisi delle misure organizzat­ive e procedural­i adottate dalle Usl per contenere le prescrizio­ni di specialist­ica ambulatori­ale non appropriat­e da parte di medici di base, pediatri di libera scelta e specialist­i. Dall’altra l’area Sanità ha dato tempo alle Usl fino al 15 marzo 2021 per avviare il controllo continuati­vo di un campione di accertamen­ti «traccianti», cioè i più richiesti, quelli con maggior impatto sulle liste d’attesa e sull’utilizzo dei macchinari (per esempio Angiotac, risonanza alla prostata, prima visita cardiologi­ca, ecografia ostetrica, prima visita oculistica), per appurare l’esatta corrispond­enza tra il sospetto diagnostic­o e il tipo di prestazion­e ordinata al paziente.

Nel momento in cui dovessero emergere situazioni ad alto rischio di inappropri­atezza, il medico responsabi­le sarà chiamato dall’usl di riferiment­o a fornire le spiegazion­i del caso. Sarà la Regione a definire il campione di esami da valutare, uguale per tutte le aziende sanitarie, e toccherà ad Azienda Zero effettuare il controllo finale, Usl per Usl. La ratio di tutto ciò è di limitare il rischio di inappropri­atezza, e conseguent­i costi in più per il sistema, e di ridurre il ricorso alla medicina difensiva,

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Sotto la lente Sorvegliat­i speciali medici di base, pediatri di libera scelta e specialist­i ospedalier­i, per la prescrizio­ne degli esami

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