Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Nuova linea tram, la scelta è fatta «Ecco il percorso a Voltabarozzo»
Superato l’ultimo dubbio, tratta «sdoppiata» e deviazione su via Nani. Ora la gara d’appalto
Il dado è tratto. A renderlo noto è stato ieri sera il vicesindaco con delega alla Mobilità, Arturo Lorenzoni che, insieme con il presidente della Consulta di Quartiere 4 Sud-est, Dario Da Re, ha nuovamente incontrato i residenti e commercianti di Voltabarozzo nella Sala Nievo di via Piovese.
Il percorso della nuova linea di tram, ovvero quella che partirà dalla Stazione per concludersi appunto a Voltabarozzo (circa 11 chilometri tra andata e ritorno e 13 fermate complessive), può finalmente dirsi chiarito in tutti i suoi dettagli. La soluzione migliore per coprire l’ultimo «pezzo» del tracciato, cioè quello compreso tra il nuovo ponte da realizzare sul Bacchiglione e il capolinea previsto in via Piovese, a due passi dalla tangenziale, è infatti stata individuata in maniera definitiva. E tra le nove alternative prese in esame dai progettisti di Italferr Spa, che hanno lavorato a stretto contatto con l’ingegner Diego Galiazzo di Aps Holding, ha prevalso quella, opportunamente rivista e corretta, già approvata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti quasi due anni e mezzo fa. Ovvero quando lo Stato, con un decreto del 22 dicembre 2017, ha deciso di finanziare l’opera con 56 milioni di euro. Nello specifico, in direzione Nord-sud, il tram in discesa dal nuovo ponte appena citato imboccherà via Michiel per poi girare prima a destra su via Nani e dopo a sinistra su via Piovese. Nel senso di marcia opposto Sud-nord, invece, il «serpente blu» percorrerà via Piovese fino all’incrocio con via Zeno e da lì, facendo una sorta di «chicane» destra-sinistra, prenderà la stessa via Zeno e proseguirà dritto per via Michiel. Il percorso di andata e quello di ritorno, insomma, saranno leggermente diversi. E ci sarà una sola rotaia sia sull’intera via Zeno che in una «fetta» di via Piovese.
«Rispetto alla versione che ha già ricevuto il via libera da parte del ministero - ha spiegato Lorenzoni - c’è soltanto una modifica sostanziale. La soluzione originaria, infatti, prevedeva che il tram, in arrivo da via Michiel, svoltasse a destra in via Giardinetto. Mentre i tecnici, direi giustamente, hanno ritenuto che questa manovra fosse un po’ troppo complicata e dunque hanno preferito l’alternativa di via Nani. Per il resto, il tracciato è rimasto praticamente com’era. E inoltre, da alcune simulazioni effettuate da Italferr, è emersa un’ipotesi interessante. Cioè quella di spostare la pista ciclabile su via Vecchia, anziché mantenerla a fianco delle rotaie». Soddisfatto del lavoro svolto negli ultimi tre mesi, anche il presidente della Consulta: «È stata scelta la soluzione tecnicamente più adatta - ha evidenziato Da Re - E sono molto contento pure per il fatto che abbiano cominciato a interessarsi a questo progetto anche gli abitanti di Ponte San Nicolò e Legnaro, consapevoli evidentemente che il tram a Voltabarozzo rappresenterà una concreta opportunità pure per loro». In effetti, parcheggiando la macchina al capolinea,
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Il vicesindaco Da Italferr una piccola modifica La pista ciclabile sarà allontanata dalle rotaie
potranno salire a bordo del «serpente blu» e raggiungere il centro di Padova in pochi minuti. Già, ma i prossimi passi? «Entro fine giugno - ha fatto sapere Lorenzoni - pubblicheremo il bando di gara per affidare assieme il progetto esecutivo e lo svolgimento dei lavori. E di conseguenza, ricorsi permettendo, i cantieri apriranno a primavera 2021». Per terminare, si stima, almeno un paio d’anni dopo.