Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Via Anelli, c’è il piano anti-amianto
Con la prima demolizione trovata la fibra cancerogena: bando per la rimozione sicura
Il problema era venuto a galla a metà gennaio, tra la demolizione della prima palazzina e quella della seconda: le ruspe che stanno abbattendo l’ex Bronx di via Anelli, oltre ai calcinacci, lasceranno sul terreno anche un bel po’ di amianto, sprigionato dal collante che teneva unite le piastrelle. Il Comune è subito corso ai ripari: bando da 400 mila euro che appalta la rimozione in sicurezza del materiale cancerogeno. Poi si completerà l’abbattimento.
Il problema era venuto a galla a metà gennaio, tra la demolizione della prima palazzina e quella della seconda: le ruspe che stanno lavorando nell’ex complesso Serenissima di via Anelli, oltre ai calcinacci, lasceranno sul terreno anche un bel po’ di amianto, sprigionato dal collante che teneva unite le piastrelle.
Palazzo Moroni se n’è accorto solo dopo essere entrato in possesso di tutti gli alloggi e ha deciso di correre ai ripari: a inizio febbraio, il settore Lavori pubblici aveva già affidato l’incarico di progettare il piano di sicurezza dei lavori di bonifica a un professionista del settore, e ieri il Comune ha pubblicato il bando per l’appalto dei lavori di demolizione dell’ex residence e di rigenerazione urbana del quartiere, firmato dal capo settore contratti appalti e provveditorato Paolo Castellani, con specifico riferimento alla «bonifica Mca» (materiali contenenti amianto).
Il bando fissa la base di gara a 400 mila euro Iva esclusa, con importo soggetto a ribasso di 370 mila euro. La candidatura è riservata alle imprese (o ai raggruppamenti di imprese) che avranno visitato il cantiere; il bando stabilisce che il personale di Palazzo Moroni potrà accompagnare i candidati a fare il sopralluogo nei giorni di martedì 3, venerdì 6, lunedì 9 e giovedì 12 marzo, sempre a partire dalle 9.
Il bando segnala anche che il candidato prescelto dovrà raccogliere e trasportare dei rifiuti speciali pericolosi per un totale di circa 850 quintali; proprio per questo, l’esecuzione dei lavori richiede l’iscrizione all’albo nazionale dei Gestori ambientali.
Per partecipare al bando c’è tempo fino al 16 marzo; la commissione premierà l’offerta economicamente più vantaggiosa, che verrà individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo; tra i parametri che verranno valutati ci sono anche la riduzione dei tempi di esecuzione, il miglioramento delle modalità di sicurezza, l’organizzazione del cantiere e il piano di monitoraggio delle fibre.
La commissione sarà formata da tre esperti del campo e dovrebbe arrivare ad una conclusione nel giro di un mese; una volta abbattute tutte e sei le palazzine, l’ex bronx verrà bonificato dall’amianto e potrà ospitare la nuova questura, come previsto dal protocollo tra Comune, Demanio e ministero dell’interno.
Il nodo
Problema emerso con l’abbattimento della prima palazzina Il Comune corre ai ripari